Il cambio euro-dollaro registra un leggero rialzo dopo la pubblicazione dei dati sulla fiducia delle aziende tedesche. Riflettori puntati sulla riunione Fed di domani.
Il cambio euro-dollaro si prepara alla riunione della Federal Reserve - la quale si concluderà mercoledì 27 luglio alle 20:00 (ora italiana), con la pubblicazione del report FOMC - e in questo momento si attesta a 1,10015, registrando una variazione del +0,08%.
E’ molto improbabile che la Fed opti per un rialzo dei tassi di interesse in occasione del vertice di domani, anche se il comunicato del FOMC dovrebbe rappresentare il primo step verso il primo innalzamento dei tassi di quest’anno (per Morgan Stanley le probabilità che ciò accada entro la fine del 2016 sono pari al 50%).
Le decisioni della banca centrale statunitense - a loro volta dettate da dallo stato di salute dell’economia a stelle e strisce - sono state il fattore che più di tutti ha condizionato l’andamento del cambio-euro dollaro, il cui tasso è atteso a 1,08 entro fine 2016 e a 1,05 entro la metà dell’anno seguente.
Cambio euro-dollaro: timido rialzo dopo pubblicazione indice IFO
Nella giornata di ieri l’euro ha guadagnato sul dollaro 1/10 di centesimo, mantenendosi sotto quota 1,10 (soglia che rappresenta i minimi da marzo).
A influire è stata la pubblicazione dell’indice IFO sulla fiducia delle aziende tedesche, pari a 108,3. Dati superiori alle aspettative, poste a 107,5, nonostante l’esito del referendum Brexit dello scorso 23 giugno, il quale ha sancito l’addio del Regno Unito all’Unione europea.
Ad ogni modo le imprese manifatturiere si sono rivelate molto meno ottimiste rispetto ai mesi precedenti. E anche le aspettative del comparto automobilistico appaiono pessimiste.
Cambio euro-dollaro: i dati positivi sull’economia Usa
La moneta unica del Vecchio Continente viene da una settimana fiacca per quanto concerne il confronto col dollaro. Alla chiusura del 22 luglio, le ultime 5 sedute hanno visto l’euro perdere lo 0,35%, complici i dati positivi sull’andamento dell’economia americana.
Le nuove richieste di disoccupazione sono calate mentre gli analisti avevano ipotizzato un aumento. Bene anche l’indice della vendita di case esistenti relativo al mese di giugno: +5,57 milioni di unità a fronte di una stima posta a 5,48 milioni.
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