Il rialzo sul cambio euro-dollaro è a lungo termine secondo Danske: ecco l’analisi e le precisioni sull’euro dollaro della banca. A quota 1,15 anche a fine 2016.
Per il cambio euro-dollaro (EUR/USD), la riunione della BCE di settembre sarà essenziale per capire quale direzione prenderà la coppia in autunno.
Danske Bank si aspetta che Draghi adotti un tono dovish il 3 settembre, dopo l’ulteriore calo del prezzo del petrolio e delle aspettative sull’inflazione.
Anche se un tono del genere non dovrebbe essere una grande sorpresa per i forex trader, l’euro potrebbe andare sotto pressione a causa delle dichiarazioni della BCE per frenare il calo delle aspettative sull’inflazione, facendo riferimento diretto o meno ad un’estensione del piano di quantitative easing (QE).
In particolare, la Banca Centrale Europea non gradisce che l’euro si rafforzi, soprattutto se associato ad un calo dei prezzi del petrolio.
Tuttavia, sarà difficile assistere ad un annuncio riguardo nuove misure da parte della BCE. Con l’arrivo del 2016, il rialzo dell’inflazione dell’Eurozona sarà il tema dominante del mercato.
Un primo rialzo dei tassi di interesse della Fed a dicembre e gli effetti sul primo trimestre del 2016 dovrebbero generare comunque un certo sostegno al dollaro USA, ma in contemporanea ci avvicineremo alla fine del programma di quantitative easing della BCE.
Come risultato, Danske ritiene che sul cambio euro dollaro sarà assente un trend definito con orizzonte temporale di 3-6 mesi. L’euro-dollaro dovrebbe dunque continuare ad oscillare nel range 1.08-1.12.
A più lungo termine, la banca mantiene le previsioni rialziste sul cambio euro-dollaro, che si muoverà verso livelli più alti sui fondamentali di medio-lungo termine.
Le previsioni sul cambio euro-dollaro mostrano il raggiungimento di quota 1,13 in 1 mese, 1.10 in 3 mesi, 1.10 in 6 mesi e 1,15 entro un anno.
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