Cambio euro-dollaro frena il ribasso e inverte: ritorno a 1,146?

Matteo Bienna

10 Maggio 2016 - 08:54

L’andamento di euro-dollaro continua a tenere range ristretti ma l’appiattimento del ribasso e il test del supporto a 1,136 suggeriscono la possibilità di inversione.

Cambio euro-dollaro frena il ribasso e inverte: ritorno a 1,146?

Il cambio euro-dollaro appiattisce il suo ribasso al raggiungimento di quota 1,136, con le prime ore della giornata prive di movimenti particolari.

I dati appena pubblicati sulla produzione industriale tedesca non sono stati dei migliori, in un inizio di settimana che continua a non vedere particolari market mover neanche nella giornata di oggi.

Le difficoltà che l’Eurozona sta vivendo con la Grecia e le nuove misure di austerity sembrano controbilanciate dall’eco dei dati sul mercato del lavoro statunitense, portando il cambio euro-dollaro a vivere giorni di grande incertezza e con range di movimento ristretti.

La tendenza di euro-dollaro però sembrerebbe quella di provare di nuovo un rialzo a seguito del ritracciamento della scorsa settimana, visto il contemporaneo test del supporto a 1,136 e del 61.8 di Fibonacci.

Cambio euro-dollaro: supporto a 1,136 e Fibonacci pronti ad invertire l’andamento

L’inizio della scorsa settimana per euro-dollaro ha visto il raggiungimento di un nuovo massimo annuale a 1,161, risultato di un sostenuto rialzo che lo ha spinto in pochi giorni a risalire dai confini dell’1,12.

Lo swing ribassista delle ultime sedute sembra ora in fase di appiattimento proprio in corrispondenza del supporto/resistenza di medio periodo a 1,136, come osservabile dal seguente grafico H4:

Gli estremi dell’ultimo trend rialzista sono stati utili per disegnare i ritracciamenti di Fibonacci sul cambio euro-dollaro.

Il famoso indicatore del matematico toscano ci è di aiuto in questo contesto, evidenziando come l’importante livello di 61.8 corrisponda proprio con il supporto citato in precedenza.

Prima dell’apertura dei mercati europei, il cambio euro-dollaro ha interrotto il suo ribasso proprio su questo livello, vicino anche alla banda inferiore di Bollinger e alla trendline di medio periodo.

Il test sembrerebbe quindi riuscito e potrebbe proiettare il cambio euro-dollaro verso una ripresa del movimento rialzista.

I ritracciamenti a 23.6 e a 38.2 erano stati superati senza problemi ma il prezzo è per due volte tornato a testarli all’interno di un’unica candela H4.

I primi obiettivi potrebbero quindi essere quelli di ritornare verso i ritracciamenti appena citati e quindi verso 1,146 e 1,152, con il primo che rimane più realisticamente raggiungibile in giornata.

L’incontro di questi livelli potrebbe opporre un buon grado di resistenza, complice anche l’assenza di market mover che sostengano il movimento.

L’oscillatore MACD, seppure presenti ancora valori negativi, mostra anch’esso una tendenza all’appiattimento, esattamente come il livello di prezzo tenuto nelle ultime ore da euro-dollaro.

L’indicatore RSI, invece, sembra cominciare già a rivolgere il proprio sguardo verso l’altro, dopo essersi avvicinato alla zona di ipervenduto ed essersi quindi costruito la strada necessaria per una ripresa del rialzo.

Il mercato potrebbe quindi inziare a scontare con ritardo le notizie non del tutto incoraggianti sul mercato del lavoro statunitense e sull’economia d’oltre oceano che, dopo i risultati del primo trimestre, mostra di non farcela come avrebbe sperato.

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