Cambio euro-dollaro, continua la discesa. Attesa per conferenza BCE e decisione sui fondi ELA

Flavia Provenzani

16/07/2015

Il cambio euro-dollaro (EURUSD) continua con il movimento ribassista anche dopo il SI del parlamento greco al piano di riforme UE. Alta l’attesa per la conferenza stampa della BCE e la decisione sui fondi ELA.

Cambio euro-dollaro, continua la discesa. Attesa per conferenza BCE e decisione sui fondi ELA

La domanda di Euro rimane sottotono nella giornata di giovedì, con il cambio euro-dollaro EUR/USD in discesa sotto quota 1,0920, dopo il fallimento della risalita verso 1,0950.

La coppia continua a perdere terreno, nonostante ilParlamento greco abbia approvato il piano di riforme UE, testando nuovi minimi in prossimità di quota 1,0900 durante la notte.

Cambio euro-dollaro: attesa per conferenza stampa BCE
Con il fronte greco un po’ più calmo, la divergenza di politica monetaria BCE-Fed dovrebbe tornare alla ribalta come il principale driver della price action sul cambio euro-dollaro (EUR/USD). I commenti positivi della Yellen di ieri hanno dato un forte slancio al rally del biglietto verde, mentre la conferenza stampa della BCE di oggi dovrebbe avere l’effetto contrario sulla moneta unica, portando il cambio euro-dollaro a livelli sotto quota 1,0900.

Segui la conferenza stampa di Mario Draghi in diretta streaming.

La moneta unica mantiene la calma dopo l’annuncio dei tassi di interesse BCE invariati allo 0.05%, con il cambio euro dollaro che continuano ad oscillare intorno ad area 1,0890.

Draghi probabilmente manterrà un tono morbido dato il rischio sulla stabilità finanziaria a causa della Grecia (e della Cina). Tuttavia, i mercati saranno ben attenti alla notizia se la BCE deciderà di fornire ulteriore ulteriore supporto con i fondi ELA alla Grecia.

Il rally del dollaro continua
E’ stata alta l’attesa nel mercato del Forex per le parole del presidente Fed Janet Yellen e il voto del Parlamento greco sul piano di riforme UE.
Il numero uno della Federal Reserve ha mantenuto la linea adottata nelle ultime dichiarazioni, ma il mercato ha interpretato le sue parole ancor più orientate ad un rialzo dei tassi di interesse ormai vicino.

Il cambio euro-dollaro (EUR/USD) è sceso a metà di zona 1.09, con l’incertezza persistente riguardo la Grecia che continua a pesare in certa misura sulla moneta unica.
In chiusura della sessione statunitense di mercoledì, il cambio euro-dollaro era a quota 1.0950 (da 1.1009).

Cambio euro-dollaro in discesa nonostante il voto del parlamento greco
Durante la notte, il Parlamento greco ha approvato il piano di riforme concordato con l’UE, prerequisito per avviare le trattative con i creditori per un nuovo piano di salvataggio. Questo ha causato un cauto ottimismo sui mercati mercati azionari asiatici e all’apertura delle borse europee. L’approvazione da parte della Grecia delle condizioni UE non aiuta molto l’euro, con il cambio euro-dollaro scambiato in zona 1,0930, vicino ai recenti minimi.

Cambio euro-dollaro: livelli chiave
Al momento, EURUSD è scambiato in perdita dello 0.29% a quota 1.0918. Una rottura a quota 1.0911 (minimo del 7 luglio) potrebbe portare ad un ulteriore ribasso verso 1.0887 (minimo del primo giugno) e infine a 1.0819 (minimo del 27 maggio).
Sul lato rialzista, la prima resistenza giace a 1.1036 (massimo del 15 luglio), seguita da quota 1.1086 (massimo del 14 luglio) e da 1.1197 (massimo del 13 luglio).

Euro-dollaro: i market mover sul Calendario Economico
Sul Calendario Economico la programmazione dei market mover sembra molto interessante.
Oggi, infatti, saranno pubblicati i dati definitivi sull’indice dei prezzi al consumo (inflazione) nell’Eurozona. Negli Stati Uniti, le richieste di sussidi di disoccupazione settimanali, le prospettive sul settore manifatturiero della Fed di Philadelphia.
In generale, ci sono forti possibilità che i dati degli Stati Uniti di oggi siano migliori del previsto, il che potrebbe regalare ulteriori supporto al dollaro USA.
La Yellen consegnerà la seconda parte della sua testimonianza di fronte al Congresso. Questa mattina, i ministri europei delle finanze discuteranno i prossimi passi in cerca di una soluzione alla crisi greca. Individuare la struttura e i dettagli del prestito ponte è all’ordine del giorno. Ma non solo: giovedì è un giorno importante anche per la BCE.

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