Cambio euro-dollaro ai massimi settimanali, ma il trend rimane al ribasso

Lorenzo Monti

25 Novembre 2015 - 08:37

Il cambio euro-dollaro è in rialzo dopo i market mover di ieri. Incide anche la situazione geopolitica mondiale.

Cambio euro-dollaro ai massimi settimanali, ma il trend rimane al ribasso

Il cambio euro-dollaro (EURUSD) è scambiato a 1,0674, in rialzo dello 0,28% rispetto alla chiusura di ieri poco prima dell’apertura delle borse europee.

Nella giornata di ieri il cambio ha toccato il minimo intraday a 1,0620 sul finire della seduta borsistica asiatica, per poi risalire spinto dai dati positivi arrivati dall’Europa e da quelli negativi arrivati dagli Stati Uniti, che hanno denotato una contrazione di profitti societari, spesa per consumi e fiducia dei consumatori.

Possiamo vedere i dati di ieri sul nostro Calendario Economico.

Tutto questo ha portato l’euro-dollaro a raggiungere il massimo intraday a 1,0675, prima di chiudere la seduta in rialzo dello 0,09% a 1,0643.

Sul rialzo del cambio incidono anche fattori esogeni alla situazione economica e monetaria di USA ed Eurozona, come le rinnovato tensioni geopolitiche dopo l’abbattimento da parte della Turchia di un caccia russo.

Le borse hanno reagito registrando pesanti ribassi e l’oro ha iniziato ad apprezzarsi in virtù della sua natura di bene rifugio.
Vista la relazione inversa tra Oro (XAUUSD) e dollaro, è quindi fisiologico un deprezzamento di quest’ultimo sui mercati mondiali.

Cambio euro-dollaro: eventi e market mover del 25 novembre 2015

Nella giornata di oggi sono previsti due importanti market mover sul mercato statunitense.

Alle 14:30 verrà divulgato il dato sui principali ordinativi di beni durevoli ad ottobre, previsto in rialzo a +0,3% rispetto al -0,3% precedente.
Alle 16:00 sarà invece la volta del dato sulle vendite di nuove abitazioni, previsto in miglioramento a 500K rispetto al dato precedente di 468K.

Cambio euro-dollaro: analisi tecnica 25 novembre 2015

il cambio euro-dollaro sta salendo per diversi motivi come abbiamo evidenziato in precedenza, ma a meno di clamorosi sviluppi dal punto di vista geopolitico la tendenza rimane fortemente ribassista.
Il cambio mostra difficoltà a superare la resistenza di prezzo di 1,0675, anche a causa dei bassi volumi negoziati di queste ore. Se dovesse aumentare la pressione rialzista, possiamo aspettarci le resistenze successive più significative a 1,07 e a seguire a 1,0740.

In caso di inversione di tendenza, con l’euro-dollaro di nuovo in negativo, supporti di prezzo sono previsti a 1,0620 e successivamente in area 1,06/1,0590.

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