Cambio euro-dollaro in discesa dopo i Non Farm payrolls di luglio. Durerà la discesa del cross e la forza del biglietto verde?
Il cambio euro-dollaro scende in reazione ai Non Farm payrolls di luglio oltre le attese, il biglietto verde si rafforza il calo della scia dei dati deludenti sul PIL USA e la Fed attendista.
Il report sul mercato del lavoro degli Stati Uniti di luglio ha superato le attese e la reazione immediata dell’euro-dollaro è stata una rapida discesa.
La moneta unica è entrata sotto una nuova pressione al ribasso dopo la pubblicazione dei Non-farm Payrolls, che ha spinto il cambio euro-dollaro a nuovi minimi sotto area 1.1100 fino a toccare 1.1060.
Cambio euro-dollaro: Non farm payrolls sopra le attese
Il cambio euro-dollaro è sceso velocemente dopo i Non Farm payrolls di oggi sul Calendario Economico. Il report sul mercato del lavoro negli Stati Uniti ha mostrato che i nuovi posti di lavoro il mese scorso sono stati 255.000, contro i 180.000 previsti e contro i 292.000 di giugno (rivisti oggi al rialzo da 287.000).
Il report ha mostrato inoltre il tasso di disoccupazione stabile al 4.9%, contro le previsioni degli analisti per un calo al 4.8%.
Il salario orario medio nel mese è aumentato oltre le attese dello 0.3%, mentre la bilancia commerciale segnala un aumento del surplus a $44.51 miliardi, contro i $40.96 miliardi di maggio.
Le ultime due pubblicazioni dei NFP sono state assai volatili: +38.000 nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti a maggio, poi rivisti al ribasso a +11.000, e 287.000 unità a giugno. In ogni caso, ad eccezione del dato sorprendentemente negativo di maggio, il mercato del lavoro negli ultimi due anni sta godendo di buona salute negli ultimi due anni.
La preoccupazione principale per la Federal Reserve di Janet Yellen è ancora la bassa inflazione.
Questo è il motivo per cui sono poche le possibilità che sia sufficiente a cambiare il tono negativo che sta influenzando la valuta americana e a dare animo al cambio euro-dollaro.
Cambio euro-dollaro dopo i Non-Farm payrolls: livelli chiave
Al momento il cambio euro-dollaro sta perdendo lo 0.27% a 1.1100. Una rottura del supporto a quota 1.1080 (sma a 200 giorni) potrebbe portare l’euro-dollaro in ribasso verso 1.0950 (minimo del 25 luglio) e a 1.0913 (minimo del post-Brexit).
Tuttavia, la spinta ribassista per il cambio euro-dollaro risulta essere debole a causa dei recenti dati macroeconomico degli Stati Uniti ben al di sotto delle attese e della cautela prolungata della Federal Reserve nel rialzare i tassi di interesse.
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