Cambio Euro/Dollaro: previsioni settimanali su EUR/USD (04 marzo 2013)

Federica Agostini

4 Marzo 2013 - 10:48

Cambio Euro/Dollaro: previsioni settimanali su EUR/USD (04 marzo 2013)

Per la quarta settimana consecutiva, il cambio Euro/Dollaro ha continuato a perdere terreno scendendo al di sotto della linea 1.30 a seguito della diffusione delle notizie relative all’instabilità politica in Italia, sancita dall’esito delle elezioni.

Continuerà questa caduta? La settimana che inizia oggi ha tra gli appuntamenti di massima rilevanza quello con la Banca Centrale Europea, che dovrà prendere importanti decisioni di politica monetaria e si discute della possibilità di un taglio ai tassi di interesse. Vediamo di seguito le previsioni, fondamentali e tecniche, per questa settimana sul cambio Euro/Dollaro.

Euro/Dollaro: i market mover della settimana

Questa settimana ci attendono importanti appuntamenti, rilevanti per l’Euro e per il Dollaro.
Dall’Eurozona, avremo:

  • PMI dei servizi. In versione finale, questo indice ha riportato il massimo di dieci mesi lo scorso gennaio, con una lettura del 48.6. Per questa lettura, che è la versione finale del mese di febbraio, gli analisti prevedono una lettura del 47.3 nella consapevolezza del peggioramento registrato nella produzione di molti paesi della zona Euro.
  • PIL in versione finale. La prima versione ha riportato una significativa contrazione dello 0.6%, lo stesso che è stato rilevato per la Germania. Tuttavia, mentre la contrazione tedesca è da considerarsi un evento sporadico, molti altri paesi del blocco vivono da tempo una profonda recessione economica che probabilmente durerà ancora. Per questa lettura gli analisti prevedono che venga confermata la contrazione dello 0.6%-
  • Appuntamento con la BCE. La consueta conferenza stampa mensile della BCE sarà tra gli appuntamenti in assoluto più seguiti della settimana. I pareri, riguardo alla possibilità di un taglio, sono piuttosto discordanti. In effetti, come sottolinea qualcuno, l’esito delle elezioni in Italia ha avuto sull’euro lo stesso effetto indebolente che avrebbe avuto un taglio ai tassi di interesse. L’attenzione, dunque, sarà ancora una volta sulla conferenza stampa e sui temi che (e come) saranno affrontati dal Presidente della BCE: come far convergere l’economia in depressione e l’ottimismo per la crescita? La situazione in Italia potrebbe riportare sotto i riflettori i discorsi sulla possibile attivazione del programma OMT. Il calo dell’inflazione al 1.8% e l’aumento della disoccupazione al 11.9% potrebbero indurre Draghi a suggerire la possibilità di un taglio ai tassi di interesse ad aprile (se la decisione di mantenere i tassi invariati non sarà unanime, allora significa che più di qualche membro ha votato per il taglio).

Dagli Stati Uniti:

  • Beige Book. L’importante pubblicazione della Federal Reserve che contiene i resoconti dettagliati dai distretti federali, la base di partenza di quelle che saranno le discussioni in sede del prossimo meeting FOMC.
  • Bilancia Commerciale. Il deficit commerciale a dicembre si è ridotto a 38,5 miliardi di Dollari grazie all’aumento delle esportazioni e alla minore importazione di petrolio in un segno di miglioramento della performance economica per il primo trimestre di questo anno. Per questa lettura è atteso un aumento del deficit a 42.8 miliardi di dollari.
  • Non-Farm Payrolls. Secondo gli economisti, per questa lettura avremo un aumento dell’indice alle 158 mila unità rispetto alle 157 rilevate il mese scorso. Questo indicatore, ritenuto di forte impatto, tende ad avere effetto "bullish" sul dollaro quando rilevato al di sopra delle attese degli analisti.
  • Tasso di disoccupazione. Ultimo market mover dal mercato del lavoro statunitense, il tasso di disoccupazione che secondo gli analisti dovrebbe rimanere costante al 7.9%, dopo l’imprevisto aumento di 0.1 punti percentuali il mese scorso. Tutto sommato, spiegano gli analisti, il quadro economico fornito dai dati fondamentali USA mostra graduali segni di ripresa, seppure moderati.

EUR/USD: previsioni settimanali

Le elezioni in Italia hanno portato ad un impasse politico che ha mandato al ribasso la valuta europea. I partiti sono in cerca di accordi e compromessi, ma pare che di spazio per la cooperazione tra le parti ce ne sia poco e non è escluso che si debba tornare alle urne.

Per quanto riguarda la zona Euro, invece, abbiamo la disoccupazione in aumento e l’inflazione in calo: questo porterà la BCE al taglio sui tassi di interesse?

Se da una parte, sul cambio è già stata prezzata l’incertezza italiana, dall’altra pesano certamente le performance dell’Euro area nel suo insieme. Il prossimo sell-off dell’Euro, infatti, potrebbe nascere dalle parole stesse di Draghi. Il taglio dei tassi di interesse è tutt’altro che scontato, nonostante tra inflazione e disoccupazione ci sia spazio per un intervento della banca centrale. Basterà anche soltanto un cenno alla possibilità di tagliare per mandare il cambio al ribasso.

D’altra parte, i segni dagli Stati Uniti sono confusi, ma nel complesso piuttosto positivi.

Considerazioni tecniche su EUR/USD

I movimenti del cambio, la scorsa settimana, sono stati piuttosto intensi. Dopo aver iniziato la settimana positivamente salendo al di sopra del 1.33, il risultato delle elezioni in Italia ha spinto il cambio Euro/Dollaro verso le linee 1.30 e 1.3170. Rotto il supporto a 1.30, il cambio è sceso a 1.2960 per poi chiudere la settimana nuovamente oltre la soglia psicologica. Tuttavia, questa mattina, la forza ribassista sul cambio sembra non essersi esaurita e, nel momento in cui scriviamo, Euro/Dollaro è scambiato a 1.2990.

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