Cambio Euro/Dollaro: poco movimento in attesa delle banche centrali

Federica Agostini

30/07/2013

Cambio Euro/Dollaro: poco movimento in attesa delle banche centrali

Il trading sul cambio Euro/Dollaro procede tranquillo, continuando il trend avviato la scorsa settimana. La lotta tra tori e orsi si gioca tutta nell’attesa degli appuntamenti di questa settimana, tra cui spiccano le riunioni delle banche centrali. Nella sessione Europea di quest’oggi, gli scambi avvengono nel range di 1.3270, i tentativi di rottura della resistenza a 1.33 sono stati respinti.

I market mover di oggi dall’Eurozona sono diversi:

  • la fiducia dei consumatori tedeschi ha raggiunto un record di 6 anni;
  • la Spagna ha registrato una contrazione dello 0.1% nel primo trimestre del 2013, il dato migliore dal 2011.

Nel calendario di oggi, unica release di grande impatto sul mercato è quella sulla fiducia dei consumatori ad opera della Conference Board (ore 16:00). I mercati si aspettano una lettura piuttosto forte, dopo l’altro market mover di ieri (vendite immobiliari pendenti) con una lettura non del tutto esorbitante.

La situazione sul cambio Euro/Dollaro

Durante la sessione Asiatica, il cambio ha viaggiato al ribasso, arrivando ad un minimo di 1.3248 verso la fine della sessione. Dopo un consolidamento in area 1.3258, la coppia è stata scambiata leggermente al rialzo durante la mattinata della sessione Europea, in un range compreso tra 1.3255 e 1.33.

Il grafico a 15 minuti

Al momento della scrittura gli scambi avvengono in zona 1.3270. La linea 1.33 è stata messa sotto pressione rialzista ed è una resistenza più debole, seguita da 1.3350. Al ribasso, invece, la linea 1.3255 è decisamente instabile, seguita soltanto dalla linea dura a 1.3175.

Mercati in attesa delle banche centrali

La giornata di oggi sembra piuttosto piatta, c’è forte attesa per gli appuntamenti con le banche centrali che inizieranno domani.

Mercoledì sarà il giorno della Federal Reserve; gli analisti prevedono che il governatore Ben Bernanke faccia chiarezza sulla questione temporale, relativa al tapering del Quantitative Easing e ai tassi di interesse.

Giovedì sarà poi la volta di Banca Centrale Europea e Bank of England. Si pensa che la BCE deciderà di lasciare invariati i tassi di interesse. Tuttavia, la banca centrale inglese sarà tenuta sotto stretta osservazione, dopo che la pubblicazione delle Minute ha rivelato l’esistenza di una componente del consiglio direttivo che vorrebbe ampliare il programma di quantitative easing.

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