Cambio Euro/Dollaro: la settimana inizia al rialzo, ma l’evento atteso è uno solo

Federica Agostini

17 Giugno 2013 - 13:00

Cambio Euro/Dollaro: la settimana inizia al rialzo, ma l’evento atteso è uno solo

Il cambio Euro/Dollaro saluta la nuova settimana di trading con un’avvio tranquillo con gli scambi a metà del range 1.33 durante la mattinata della sessione Europa.

Questo lunedì di tranquillità emerge anche guardando alla stampa di giornata e l’andamento del cambio sembra non aver preso in considerazione i dati sulla bilancia commerciale provenienti questa mattina dalla zona Euro con risultati inferiori alle aspettative (16.1 miliardi contro i 21.2 attesi). Oggi avrà inizio il G8 in Irlanda e dagli Stati Uniti l’evento più atteso sarà la pubblicazione del dato sul settore manifatturiero del distretto di New York per il quale è atteso un qualche miglioramento, dopo il calo improvviso del mese passato.

Cambio Euro/Dollaro

Durante la sessione Asiatica, il cambio Euro/Dollaro ha perso leggermente terreno andando a toccare un minimo di 1.3318. Il cambio si è poi consolidato a 1.3329 per alzarsi durante la sessione Europea, passando per due volte oltre la resistenza a 1.3350. In questo momento gli scambi avvengono in zona 1.3338-1.3340.

Il range attuale di scambi è compreso tra il supporto a 1.3325 e la resistenza a 1.3350; laddove le linee 1.32 e 1.34 continuano a rappresentare le zone più forti.

News e sentiment

Come annunciato, in questo avvio di settimana non ci sono state news che abbiano scosso gli umori sul cambio.

Tuttavia, nonostante le news positive dagli Stati Uniti, l’Euro continua ad essere particolarmente forte sulle debolezze del dollaro. Il protagonista assoluto di questa settimana sarà la Federal Reserve ed il meeting FOMC (Cambio Euro/Dollaro: previsioni dal 17 al 21 giugno).

La Federal Reserve darà qualche indicazione riguardo alla possibile riduzione del Quantitative Easing? È questa la domanda che si pongono tutti i partecipanti del mercato e che non avrà risposta fino al prossimo mercoledì. Secondo i rumors, sembra sempre più probabile che la riduzione avvenga a partire dai prossimi incontri. Tuttavia, se la Fed dovesse decidere di intervenire e chiudere parzialmente il rubinetto agli acquisti del QE, il dollaro potrebbe rispondere portandosi al rialzo.

Non dimentichiamo, infine, la causa alle OMT dalla Corte Costituzionale tedesca. Pur non trattandosi di un driver immediato, rimane comunque l’ennesimo quesito pendente sul capo dell’Euro. Sebbene l’opinione condivisa ritenga che la Corte darà il lascia passare al piano anti-spread, magari con qualche vincolo, nessuna decisione definitiva sarà annunciata fino a dopo le elezioni in Germania.

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