Cambio Euro/Dollaro: analisi del sentiment. I punti chiave dopo Natale

Federica Agostini

27 Dicembre 2012 - 13:51

Cambio Euro/Dollaro: analisi del sentiment. I punti chiave dopo Natale

Dopo le feste di Natale, i mercati tornano all’azione spingendo al rialzo il cambio Euro/Dollaro. Massima attenzione agli sviluppi di Washington per la questione del fiscal cliff e ai dati macro in pubblicazione dagli Stati Uniti che potrebbero influenzare il sentiment sul cambio Euro/Dollaro in questi giorni.

  • Euro/Dollaro: analisi del sentiment. I punti chiave

Ora della verità sul fiscal cliff

A Washington è l’ora della verità sul fiscal cliff, le trattative sono ai ferri corti tra repubblicani e democratici. Se non bastasse, alla stretta fiscale da 600 miliardi di dollari, si aggiunge la possibilità che entro la fine dell’anno l’America raggiunga il tetto imposto sul debito. Sugli Stati Uniti e sul dollaro, pende in questi giorni una spada di Damocle: il rischio default.

Dati macro USA: continueranno i miglioramenti?

I dati macro dagli Stati Uniti hanno riportato esiti positivi la scorsa settimana, registrando un certo miglioramento in tutti i settori e rinnovando la fiducia degli investitori nelle possibilità di ripresa del 2013. Tra oggi e domani ci sarà la pubblicazione di dati particolarmente importanti dagli States: numeri dal settore immobiliare, dati sull’occupazione e fiducia dei consumatori. Letture positive dagli ultimi dati dell’anno potrebbero alleggerire il carico altrimenti imposto dai timori per il fiscal cliff e la minaccia di fallimento per l’economia Americana.

Zona Euro: le dimissioni di Monti

Nella zona Euro, le dimissioni del Premier Italiano Monti hanno avuto grande eco perché, nonostante la breve durata del suo mandato, il mondo intero ritiene che Monti sia stato in grado di far ritrovare la fiducia dei mercati nei confronti dell’economia italiana durante i difficili tempi della crisi. L’Europa della finanza e della politica fa il tifo per Monti, ma la possibilità che il Professore rimanga in politica fa storcere il naso alla destra e alla sinistra italiana che, intanto, portano avanti una campagna elettorale dagli esiti incerti. Certamente i mercati continueranno a tenere sotto controllo gli sviluppi di Roma, visto che Monti non ha escluso la possibilità di rimanere col governo e dato il particolare contesto economico del nostro paese.

2013: che ne sarà dell’Eurozona?

Alla fine del 2012, le economie della zona Euro non mostrano nulla di promettente. In Grecia, Spagna, Italia e Francia la disoccupazione è un tema particolarmente scottante. La Germania, pur rimanendo al di sopra della media, incassa una crescita particolarmente lenta e l’aumento della disoccupazione. Con le maggiori economie della regione in queste condizioni le prospettive per il 2013 non sono certo le più rosee. Ma nonostante tutto c’è ancora un barlume di speranza rappresentato dagli sviluppi positivi per la situazione in Grecia e per l’avvio dei lavori alla costruzione di un meccanismo di supervisione del sistema bancario primeggiato dalla Banca Centrale Europea.

Euro/Dollaro: il cambio

Durante la sessione Asiatica il cambio EUR/USD ha raggiunto la soglia a 1.3248, continuando al rialzo durante la mattinata e arrivando in questo momento in zona 1.3277. In questo contesto, la linea 1.3240 si conferma come supporto, mentre la prossima importante zona di resistenza si individua a 1.3290.

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