Buoni fruttiferi postali: sostituzione possibile da cartaceo a dematerializzato? Differenze. Cointestazioni ammesse?

Carmine Orlando

17 Giugno 2020 - 18:23

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Scopriamo se è possibile sostituire un Buono fruttifero postale cartaceo in uno dematerializzato. Le differenze tra i due titoli. Quali sono le modalità ammesse di cointestazione?

Buoni fruttiferi postali: sostituzione possibile da cartaceo a dematerializzato? Differenze. Cointestazioni ammesse?

I Buoni fruttiferi postali sono garantiti dallo Stato ed emessi da Cassa depositi e prestiti S.p.A. Le operazioni di sottoscrizione e rimborso sono a costo zero, fatti salvi gli oneri fiscali.

E’ possibile scegliere tra un Buono cartaceo e uno dematerializzato. Nel primo caso, chi lo sottoscrive riceve un titolo cartaceo che deve presentare a Poste Italiane per ottenerne il rimborso, che sia esso anticipato o a scadenza. Per questo motivo è indispensabile che il possessore ne tenga cura, diversamente, non potrà effettuare il rimborso. Il Buono fruttifero postale cartaceo viene emesso in tagli da 50 euro e multipli.

I Buoni fruttiferi postali in forma dematerializzata consistono in una scrittura contabile effettuata sul Libretto di risparmio postale o sul conto corrente Bancoposta. L’intestazione del Buono deve corrispondere a quella dei due conti di regolamento. Nel caso in cui il possessore di tale titolo richieda il rimborso anticipato o a scadenza, Poste Italiane provvederà all’accredito del suo valore con gli eventuali interessi maturati sul conto di regolamento scelto per l’intestazione.

Da segnalare che il Libretto di risparmio postale o il conto corrente Bancoposta che risultano intestatari di un Buono, non possono essere chiusi. Come i Buoni in forma cartacea, anche quelli dematerializzati vengono emessi in tagli da 50 euro e multipli e possono essere rimborsati anticipatamente sia per il valore sottoscritto, in modo parziale o nel rispetto del taglio minimo e multipli.

Si può sostituire un Buono cartaceo con uno dematerializzato?

Nel timore di perdere o vedere andare distrutto per qualsiasi motivo il proprio Buono fruttifero postale cartaceo, il possessore potrebbe chiederne la trasformazione in uno dematerializzato. La sostituzione del suddetto titolo può realizzarsi nelle modalità indicate dall’Ufficio postale e solo nel caso che l’intestatario del titolo sia uguale a quello del conto di regolamento in cui registrare la scrittura contabile, ovvero Libretto di risparmio postale o conto corrente Bancoposta

I Buoni fruttiferi postali possono essere cointestati?

Qualsiasi Buono può essere intestato a più soggetti ma fino a un massimo di quattro. Ognuno degli intestatari del titolo in questione, può richiederne il rimborso anticipato o a scadenza, a meno che, all’atto della sottoscrizione non venga esplicitamente escluso. La cointestazione dei Buoni fruttiferi postali non è ammessa tra maggiorenni e minorenni, tanto tra più minorenni.

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