Broker assicurativo: chi è, cosa fa, formazione e guadagni

Claudio Garau

1 Marzo 2022 - 10:20

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Il broker assicurativo svolge una essenziale funzione di intermediazione tra la compagnia assicurativa ed il cliente. Si tratta di un’attività lavorativa ad alto tasso di specializzazione. I dettagli.

Broker assicurativo: chi è, cosa fa, formazione e guadagni

Si tratta di una professione sicuramente al passo con i tempi e su cui puntare per il proprio futuro lavorativo. Ci riferiamo all’attività di broker assicurativo, relativamente al quale le offerte di lavoro non mancano ed anzi sono aggiornate quotidianamente nei principali portali web, rivolti a chi cerca una nuova occupazione.

Di seguito intendiamo focalizzarci proprio su questa professione, chiarendo quali sono le mansioni tipiche di un broker, le sue competenze, la formazione richiesta e le prospettive di guadagno nel corso del tempo. Ecco allora che cosa è importante ricordare in proposito.

Broker assicurativo: il profilo

La professione del broker assicurativo fa parte di quelle tipiche dell’ambito assicurativo ed è riconducibile ad un professionista che svolge l’attività di intermediario assicurativo tra una compagnia assicurativa e il cliente. Di fatto un broker compie attività di assistenza, al fine di individuare i prodotti migliori e le coperture più adatte alle esigenze del proprio cliente. L’obiettivo essenziale a cui un broker mira è rappresentato dall’offrire il miglior rapporto qualità / prezzo.

Nell’ambito della sua attività, questo professionista ha il ruolo di dare accurate informazioni al cliente, allo scopo di tutelare i suoi interessi e quelli dell’azienda di riferimento. Egli deve essere abile a fornire una consulenza ’su misura’, in base alla specifica tipologia di cliente con cui si relaziona.

L’attività di broker assicurativo richiede una formazione specifica, sia che l’attività venga effettuata per una compagnia assicurativa sia che venga compiuta in regime di libera professione. Il professionista dell’ambito deve conoscere in dettaglio il quadro normativo vigente, e le norme giuridiche rilevanti in materia. Ciò fornirà al broker tutti gli strumenti necessari a comprendere i testi giuridici e a redigere atti a norma di legge: si tratta di aspetti tipici dell’attività professionale di un broker.

Quali sono i requisiti tecnici richiesti ad un broker assicurativo?

Lavorare come broker assicurativo significa operare in un settore complesso ed in perenne mutamento. Non sorprende infatti che le polizze e le regole del mercato siano caratterizzate da continue modifiche, seguendo meccanismi e logiche non sempre facilmente intuibili o comunque anticipabili. Chiaro che di ciò un broker assicurativo preparato deve rendere conto al cliente, in quanto - come sopra ricordato - si tratta di una figura professionale che svolge attività di intermediazione.

In un broker competente, affidabile ed esperto nel sul lavoro, sicuramente sono rintracciabili i seguenti requisiti di carattere prettamente tecnico:

  • dettagliata conoscenza della normativa di riferimento, per la gestione delle polizze;
  • approfondita conoscenza dei mercati, sia nazionale che internazionale, sul piano della loro struttura e del loro funzionamento;
  • predisposizione allo studio delle materie statistico-economiche, in quanto strettamente collegate con il concreto esercizio della professione;
  • acclarate conoscenze informatiche e dei sistemi di comunicazione digitale più al passo con i tempi.

Broker assicurativo: la rilevanza delle soft skills

Non vi è però soltanto questo. Infatti, oltre ai requisiti tecnici per lo svolgimento della professione, un broker assicurativo valido e preparato dovrà altresì manifestare di avere una serie di skills o attitudini spiccatamente personali che, malgrado non costituiscano formalmente requisiti obbligatori per l’esercizio della professioni, sono di grande supporto nel caso si possiedano. Non bisogna infatti dimenticare che la professione di broker assicurativo comporta di relazionarsi con più persone ogni giorno, e per attività come queste, il possesso delle soft skills si rivela molto utile.

Se ci si chiede quali sono queste doti, ne indichiamo di seguito alcune delle più significative per quest’attività lavorativa:

  • capacità di negoziazione;
  • senso di responsabilità;
  • onestà intellettuale;
  • chiarezza espositiva;
  • “fiuto” per gli affari, ossia quell’innato intuito, che serve a percepire tempestivamente gli ultimi trend, in modo da fornire le migliori proposte ai propri clienti;
  • acclarata affidabilità nel dare informazioni al cliente al fine di tutelare i suoi interessi e quelli dell’azienda di riferimento;
  • capacità nel dare consulenze adeguate alla specifica tipologia di cliente con cui, di volta in volta, si ha a che fare.

Alla luce di quanto appena ricordato, non vi sono particolari dubbi: un broker davvero competente deve essere, oltre che un valido professionista preparato sulle materie di riferimento, anche un soggetto caratterizzato da innate sensibilità, essenziali per interpretare al meglio i cambiamenti più recenti e individuare così la soluzione migliore per i propri clienti. Vero è comunque che l’intuito sull’andamento del mercato è qualità apprezzata in tutti coloro che lavorano nel vasto mondo della finanza, delle banche e delle assicurazioni.

Broker assicurativo: quali sono gli studi richiesti?

Vero è che oggi in Italia non vi è un percorso univoco per diventare broker assicurativo, ma certamente è consigliato essere in possesso almeno del diploma di scuola secondaria superiore.

Siccome la professione di broker assicurativo è ad alto grado di specializzazione, appare altresì opportuno orientarsi ad una formazione universitaria a indirizzo giuridico-economico. Tra le lauree più consigliate, vi sono certamente quella in economia aziendale, economia e commercio, management e consulenza aziendale.

D’altronde un buon professionista dell’ambito deve essere preparato in materie quali l’economia, la finanza e il diritto. Chiunque consegua una laurea triennale, farà bene a specializzarsi continuando il percorso universitario o partecipando ad un master proprio in materia assicurativa.

Broker assicurativo: l’esame di abilitazione

Come si può ben immaginare, onde poter svolgere la professione di broker assicurativo, è necessaria essere iscritti ad un apposito registro. Ci riferiamo in particolare alla sezione B del Registro Unico degli Intermediari Assicurativi. In seconda battuta, l’interessato potrà conseguire il mandato di una compagnia assicurativa ufficialmente riconosciuta, per l’esercizio della professione.

Ma attenzione: prima di questi due step - iscrizione e ottenimento del mandato - sarà necessario superare un esame ad hoc, il quale serve ad acclarare il possesso delle conoscenze specifiche per l’esercizio della professione. Detto esame si svolge ogni anno e la data è stabilità dall’IVASS - Istituto per vigilanza sulle assicurazioni.

Da notare che l’esame è piuttosto complesso ed è formato da una prova scritta e da una prova orale. Al candidato il compito di specificare quale sarà il modulo per cui si candida, scegliendo tra: modulo assicurativo, modulo riassicurativo e modulo assicurativo e riassicurativo. Tra le materie che sarà possibile trovare, abbiamo diritto privato, diritto tributario e diritto delle assicurazioni.

L’esame in oggetto non implica il versamento di alcun costo se non quello legato alla marca da bollo, che serve al momento della presentazione della domanda d’esame. L’esame è superato laddove il partecipante ottenga un punteggio minimo di 60/100. A seguito di ciò sarà possibile l’avvio delle pratiche per ottenere l’iscrizione al Registro unico degli Intermediari che implica il versamento della tassa governativa.

Broker assicurativo: quali sono le sue prospettive di guadagno?

Ci si può chiedere altresì delle ambizioni economiche di colui che lavora nell’ambito del brokeraggio assicurativo. Ebbene, al fine dello svolgimento della sua attività professionale, un broker assicurativo incassa delle provvigioni, vale a dire delle percentuali sulle polizze stipulate.

In buona sostanza, maggiore sarà il numero delle polizze stipulate - e di fatto dunque la rete di clienti - più alte saranno le possibilità di guadagno. Ed ovviamente abilità ed esperienza del broker faranno la differenza sul piano delle prospettive economiche.

Vero è tuttavia che, oltre agli introiti legati alle provvigioni, potrebbe esservi la possibilità di conseguire un rimborso spese mensile. Da ciò consegue che il compenso di un broker assicurativo è formato da percentuali di guadagno assai variabili da professionista a professionista. La possibilità di incassare uno stipendio fisso mensile c’è, ma non è di rilievo primario. Anzi, si può certamente affermare che la professione di broker assicurativo è abbastanza distante dal tipico impiego che prevede uno stipendio fisso mensile.

Infine possiamo stimare che, nel nostro paese, lo stipendio netto di un intermediario assicurativo sia attorno ai 1.500 euro netti, ma chiaramente chi è alle prime armi guadagnerà decisamente di meno. Un broker assicurativo con un’esperienza ventennale ad assicurarsi uno stipendio netto pari o superiore ai duemila euro mensili.

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