In attesa di conoscere l’esito delle elezioni presidenziali, in Brasile tiene banco la debolezza del real ai minimi da quasi 6 anni contro il dollaro americano
Il Brasile continua a sperimentare una fase di stagnazione economica, che negli ultimi tempi ha addirittura fatto aleggiare lo spettro della recessione per qualche trimestre. Il forte rallentamento economico è accentuato dalla mancanza di investimenti, di riforme strutturali e dal notevole deflusso di capitali esteri avvenuto a partire dalla primavera dello scorso anno a seguito dell’annuncio del tapering da parte della Federal Reserve. Il gigante sudamericano deve poi fare i conti con la caduta del real, che è ai minimi da quasi 6 anni.
Il tasso di cambio USDBRL ha anche perforato temporaneamente quota 2,50, una soglia psicologica che se superata con decisione potrebbe dare il via a un nuovo robusto impulso rialzista. Gli esperti ritengono che il futuro della valuta carioca dipenderà molto dall’esito delle elezioni presidenziali. L’esito del ballottagio tra l’attuale presidente Dilma Rousseff e lo sfidante Aecio Neves è atteso questo week-end. Secondo gli ultimi sondaggi la Rousseff, rappresentante del Partito dei Lavoratori, sarebbe leggermente favorita.
Neves, a capo del partito socialdemocratico, avrebbe comunque ancora buone chance per effettuare il sorpasso, anche grazie al suo programma di riforme economiche che appare più convincente rispetto a quello della Rousseff. Gli esperti di forex ritengono che l’eventuale vittoria dell’attuale presidente potrebbe favorire un nuovo pesante calo del real, mentre se dovesse vincere Neves la valuta brasiliana avrebbe maggiori possibilità di reagire dai valori correnti.
Negli ultimi due mesi il real brasiliano ha perso quasi il 10% nei confronti del biglietto verde. Secondo Matteo Paganini, capo analista per il broker FXCM Italia, se dovesse vincere Dilma Rousseff ci saranno nuove forti pressioni al ribasso sia sul real che sull’azionario locale. In ogni caso, al di là dell’esito delle elezioni, il destino del real dipenderà molto anche dall’andamento del dollaro nei prossimi mesi: in caso di nuovi forti apprezzamenti generalizzati sul forex, il cambio dollaro-real potrebbe spingersi anche fino a 2,60 – 2,65.
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