Per il secondo giorno consecutivo, Saipem sugli scudi a Piazza Affari. Dopo il +6,6% messo a segno nella seduta di ieri, il titolo della controllata ENI svetta nuovamente all’interno del paniere italiano, guadagnando il 7,70% a 8,225 euro.
Secondo gli operatori, le ricoperture segnalano un allontanamento dai minimi storici raggiunti nel corso delle ultime sedute. I 7-7.1 euro per azione rappresentano una base dalla quale inizierà il recupero che attualmente è guidato da ricoperture (dato il -40% da inizio dicembre) e anche dai movimenti dell’intero comparto: ieri a Wall Street l’indice Oil&Gas Drilling è salito di quasi 5%, mettendo in atto la miglior performance dello S&P500, mentre ad oggio Brent e Wti sono in crescita rispettivamente il 2,2% e l’1,7% sui prezzi di ieri
Gli analisti di Websim sostengono però che:
"E’ ancora difficile riuscire a identificare il punto esatto in cui si fermerà definitivamente la caduta" di Saipem. In un orizzonte temporale di breve possiamo evidenziare che si e’ completato un modello di rimbalzo che si potrebbe estendere fino a 9 euro
Ricordiamo che il crac verificatosi tra novembre e dicembre ha avuto origine dalla combinazione di diversi fattori negativi: la revisione delle stime sugli utili da parte della società, il crollo dei prezzi del petrolio seguito alla decisione dell’Opec di non ridurre la produzione, il blocco al progetto del gasdotto South Stream deciso da Vladimir Putin.
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