Borsa Milano chiude a -2,6% sotto effetto Fed

Linda Tiralongo

18/09/2015

18/09/2015 - 18:34

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Seduta in rosso per le borse europee e Milano dopo il rinvio della Fed del rialzo dei tassi USA. In affanno soprattutto le quotate più legate all’export come il lusso e il settore auto. Prysmian maglia nera a Piazza Affari.

Borsa Milano chiude a -2,6% sotto effetto Fed

Le borse europee chiudono in rosso la seduta di venerdì. Il Ftse Mib a Piazza Affari cede oltre il 2%. In rosso anche Francoforte, maglia nera tra le borse UE, con il DAX a -3,18% e Parigi con il CAC a -2,8%. Seduta negativa anche per il Ftse 100 londinese che perde l’1,4% (ore 18:00).

Piazza Affari in rosso, pesa la colomba Fed

Piazza Affari archivia in profondo rosso la seduta odierna di contrattazioni perdendo il 2,65%. A portare in affanno il Ftse Mib, che chiude a 21.515 punti, sono principalmente le performance dei titoli legati all’export come il lusso e il settore auto.
Sono infatti le quotate più esposte verso i mercati asiatici a risultare penalizzate dall’annuncio della Fed di lasciare invariati i tassi di interesse USA.
In rosso il comparto del lusso con tonfi per Ferragamo e Moncler.
Anche l’automotive cede con il titolo Fiat Chrysler che registra un ribasso in finale di seduta.
Massicce le vendite su Prysmian che arretra pesantemente, più del mercato, dopo il giudizio di Goldman Sachs che lo colloca a «neutral».
Cedono terreno anche i titoli del comparto bancario con Unicredit e Intesa San Paolo che archiviano un ribasso superiore al 2%.
L’unico performer positivo è il titolo Telecom che, seppur lievemente, segna un rialzo in finale di seduta.

Borse europee sotto l’effetto Fed

I listini europei estendono i ribassi con cui hanno avviato stamattina l’ultima seduta di contrattazioni della settimana. L’azionario europeo fa i conti per l’intero corso della sessione con la decisione della Fed diffusa ieri sera: il rinvio del rialzo dei tassi di interesse al mese di ottobre o direttamente a dicembre. Già considerato tra gli scenari possibili, era noto che un potenziale rinvio dell’innalzamento del costo del denaro si sarebbe tradotto in pesanti vendite sui mercati finanziari, confermando così le previsioni di questi ultimi giorni di alcuni analisti.
Milano, Francoforte, Parigi e Londra hanno viaggiato in territorio negativo tutta la seduta di venerdì, seguite da Wall Street (-1,38%), partita in affanno alle 15:30 ore italiane.
Alcuni trader riferiscono che il ribasso era quasi prevedibile, secondo la tipica tendenza degli investitori a "comprare sull’aspettativa" e "vendere sulla notizia". La notizia, in questo caso, è arrivata ieri sera e con essa le vendite estese su tutta la seduta di oggi.

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