Bonus macchinari 2015: arrivano i chiarimenti di Confindustria

Simone Casavecchia

2 Dicembre 2014 - 09:59

Una circolare interpretativa di Confindustria chiarisce importanti dettagli del bonus macchinari 2015, quali i casi di applicazione e di cumulabilità.

Bonus macchinari 2015: arrivano i chiarimenti di Confindustria

Anche se il Decreto Competitività (art. 18 del Dl 91/2014) ha rinnovato il Bonus Macchinari per gli investimenti in macchinari e beni strumentali effettuati dalle imprese fino al 30 Giugno 2015, sono molte le limitazioni e i vincoli che potrebbero limitare pesantemente la proroga di questa agevolazione fiscale. Proprio per questo Confindustria ha dedicato una circolare interpretativa al Bonus Macchinari 2015 e al suo campo di applicazione, specificandone i beneficiari, i casi di cumulabilità e di esclusione e analizzandone gli effettivi vantaggi per le imprese.

Bonus Macchinari 2015: che cos’è e come funziona
In base alle disposizioni del Decreto Competitività, il bonus macchinari è pari al 15% delle spese sostenute dalle imprese in macchinari e beni strumentali, tra quelli indicati nella categoria 28 della tabella Ateco 2007, dal 25 giugno 2014 al 30 giugno 2015. Il bonus è però calcolato solo sull’importo che eccede la media dell’ultimo quinquiennio, ovvero il 15% fruibile come credito di imposta si calcola sull’eccedenza del costo sostenuto nel periodo agevolato, indicato sopra, rispetto alla mnedia degli investimenti nella stessa tipologia di beni, sostenuti nei cinque esercizi precedenti, ad esclusione di quello con importo più elevato.
L’incentivo, inoltre, può essere fruito dai soli titolari di reddito d’impresa, quindi titolari di ditte individuali, società di persone, società di capitali, cooperative e enti bno profit nel solo caso in cui esercitino un’attività di impresa in termini marginali.

Caratteristiche del nuovo Bonus Macchinari
Oltre al già citato approccio incrementale, per cui il bonus (ossia il credito d’imposta del 15%) non è più calcolato sulla spesa lorda per i nuovi macchinari ma sulle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli esercizi precedenti, occorre ricordare che il bonus è fruibile solo da chi effettua investimenti di un costo unitario superiore ai 10mila euro. Il credito di imposta che si ottiene dal Bonus macchinari, può essere utilizzato per la compensazione di altri debiti.
L’agevolazione economica è rivolta a quasi tutte le tipologie di imprese, a prescindere dalla forma economica, dalle dimensioni, dal settore economico e dall’area territoriale. Unica limitazione in tal senso è costituita dalla locazione delle strutture produttive che devono essere situate sul territorio nazionale (a differenza di quanto avveniva con la legislazione precedente che permetteva di fruire dell’agevolazione anche nel caso in cui l’azienda fosse collocati in altri Paesi, pur all’interno dello spazio economico europeo).

Casi di cumulabilità e di esclusione
Il credito d’imposta ottenibule dal bonus macchinari è cumulabile con altre agevolazioni, ottenute anche attraverso la stessa tipologia di investimenti; il caso a cui la circolare di Confindustria si riferisce è la cumulabilità con gli incentivi della Nuova Sabatini, la norma che prevede il finanziamento o il leasing per l’acquisto dei beni strumentali, recentemente rifinanziata dalla Legge di Stabilità 2015, approvata alla Camera.
Il Bonus macchinari non è, tuttavia cumulabile con l’Ecobonus altra agevolazione fiscale rifinanziata per il 2015, che proroga il bonus del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici fra i quali potrebbero essere ricompresi gli investimenti per nuovi macchinari assoggettabili anche al nuovo bonus macchinari.
Rimane aperta la questione - sulla quale Confindustria ha chiesto un chiarimento all’Agenzia delle Entrate - sull’applicabilità del bonus macchinari a cifre eccedenti l’investimento massimo agevolabile dall’ecobonus, nel caso in cui, appunto, si preferisca questa seconda agevolazione fiscale al bonus macchinari stesso.

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