Il Mef, con la risoluzione n.4/DF interviene sul bollo auto e decide l’abrogazione di tutte le leggi regionali che stabilivano l’esenzione per i veicoli storici. Ecco cosa prevede il documento
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze è intervenuto sulla questione bollo auto storiche attraverso la risoluzione n.4/DF pubblicata lo scorso 1°aprile.
Brutte notizie per gli automobilisti italiani che possiedono veicoli ultraventennali. Secondo quanto stabilito dal MEF infatti, qualsiasi tipo di esenzione decisa dalle Regioni risulta incompatibile con la legge statale, e in particolare con la legge di Stabilità, pertanto deve ritenersi immediatamente abrogata.
I possessori di auto storiche immatricolate vent’anni fa, dovranno dunque pagare il bollo, mentre permane l’esonero per i veicoli superiori a trent’anni.
La polemica può dunque considerarsi conclusa anche se, la decisione di viale XX settembre lascerà l’amaro in bocca a molti. Prima di entrare nel dettaglio e di spiegare cosa prevede la risoluzione arrivata una settimana fa, occorre fare un passo indietro.
Bollo auto storiche: esonero
Come spiega la CGIA di mestre, qualche mese fare era arrivata la disposizione che stabiliva:
l’esonero dal pagamento del bollo auto storiche a decorrere dall’anno in cui si compiva il ventesimo anno dalla loro costruzione.
In altre parole per le auto storiche costruite 20 anni fa, non si doveva pagare il bollo.
La disposizione ha però creato il caos. Il bollo auto è infatti una legge regionale, almeno in teoria. Alcune Regioni, basandosi sulla loro autonomia, hanno dunque deciso di applicare le proprie norme, stabilendo l’esenzione. Altre, hanno addirittura approvato delle norme che prevedevano la reintroduzione dell’esenzione stessa.
Bollo auto storiche: i chiarimenti del MEF
Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha però stabilito che:
- la tassa automobilistica (bollo auto) non può ritenersi tributo proprio della regione;
- la disciplina di dette tasse rientra nell’ambito della sfera di competenza esclusiva dello Stato;
- le tasse automobilistiche rientrano tra i “tributi propri derivati”, cioè quelli “istituiti e regolati da leggi statali, il cui gettito è attribuito alle regioni”.
Insomma, del bollo auto se ne occupa lo Stato e quest’ultimo non ha la minima intenzione di stabilire delle esenzioni. Le Regioni hanno dunque l’obbligo di "rientrare nei ranghi" ed agire entro i confini delimitati dalla legge italiana. Tutte le normative in materia di bollo auto sono dunque abrogate.
Chiunque possieda un’auto storica costruita meno di trent’anni fa, dovrà pagare il bollo.
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