Bollo auto, in Italia il più caro d’Europa? Ecco come funziona all’estero

Redazione Motori

6 Novembre 2018 - 13:23

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La tassa di possesso si paga in quasi tutti i Paesi europei, ma è più costosa in Italia. Vediamo quanto si paga il bollo all’estero.

Il bollo auto in Italia è obbligatorio per tutti gli automobilisti, nonostante alcune esenzioni in base ai veicoli, ed è il più caro in Europa. Nei Paesi esteri viene calcolato con parametri diversi che generano importi molto più bassi.

La tassa di possesso per molti automobilisti è un salasso, specialmente se aggiunta al prezzo delle assicurazioni e dei carburanti. Se poi si pensa che gli introiti del bollo auto vengono destinati ai servizi per gli automobilisti, tra cui il mantenimento delle strade, i contribuenti non sono soddisfatti.

Come funziona il bollo all’estero e quanto si paga? Le differenze maggiori sono i criteri di calcolo con cui si arriva alla somma da versare, che in Italia sono solo due (kW e importo in base alla provincia di residenza), mentre nel resto d’Europa sono diversi e spesso più complessi.

Bollo auto (e Superbollo) in Italia

In Italia il bollo è un’imposta regionale annuale che spetta a tutti i proprietari dei veicoli registrati al Pubblico Registro Automobilistico, indipendentemente se questi siano circolanti o meno. Nel 2017, nel nostro Paese sono stati versati 5,2 miliardi di euro per il bollo.

Bollo auto, come si calcola
Bisogna moltiplicare il numero dei kW del motore per un importo diverso in base alla classe ambientale (Euro 2, Euro 3, e così via). Più è bassa, maggiore sarà l’importo da moltiplicare per i kW.

Gli importi e i costi variano in base alle province, così come le esenzioni utilizzate come incentivo all’acquisto di veicoli meno inquinanti.

In media l’importo nazionale per auto Euro 5 e superiori è di circa 2,70 euro, quindi un’auto con 100 km si troverebbe a pagare 270 euro.
Superbollo
Dal 2012 in Italia è prevista un’imposta aggiuntiva di 20 euro per ogni kW oltre i 185 kW. Questo importo diminuisce con l’aumentare dell’età della vettura: se è stata immatricolata da più di 5 anni ha uno sconto del 40% e paga 12 euro per ogni kW oltre i 185 kW; se ha più di 10 anni ha uno sconto del 70% e paga 6 euro per ogni kW in più. Se l’auto ha più di 15 anni può avere uno sconto dell’85% e paga 3 euro per ogni kW in più, mentre se ha più di vent’anni è esente dal Superbollo.

Bollo auto in Europa, quanto si paga?

Germania
In Germania viene chiamato raftfahrzeugsteuer o KFZ-Steuer e si basa su parametri diversi dall’Italia: il primo riguarda la classe ambientale, e nel caso di auto Euro 1 e Euro 2 l’importo viene calcolato sulla cilindrata e sul carburante utilizzato (per ogni 100 cm3 di cilindrata c’è una somma stabilita in base all’alimentazione del motore).

Per le auto da Euro 3 in su, vengono presi in considerazione altri parametri molto dettagliati. Le auto immatricolate prima fino al 30 giugno 2009 pagano 6,75 euro ogni 100 cm3 di cilindrata (Diesel) o 15,44 euro ogni 100 cm 3 (benzina). Le auto immatricolate dopo il 30 giugno 2009 pagano molto meno in base alla cilindrata, ma pagano di più per le emissioni di CO2: 2 euro per ogni grammo di CO2 oltre il limite che fino al 2011 è di 120 grammi, fino al 2013 di 110 grammi e dal 2014 di 95 grammi.
Francia
Il bollo francese è la carte grise, e si basa su due criteri: la potenza fiscale del veicolo e la provincia di residenza. L’importo da pagare è il prodotto della potenza moltiplicata per il tasso della provincia.
Spagna
Il bollo, conosciuto in Spagna come impuesto de circulación, varia in base alla provincia di residenza ma anche alle città e alle regioni, e alla potenza fiscale dell’auto.
Olanda
Il Motorrijtuigenbelasting è l’imposta relativa alla circolazione su strade e autostrade olandesi e dipende da alcuni fattori: il peso del veicolo, più è alto più è caro l’importo; il carburante, il Diesel inquina più delle altre e quindi paga di più; le emissioni di CO2, i veicoli a zero emissioni sono esenti; la provincia di residenza.
Belgio
La verkeersbelasting prevede un calcolo molto complesso e diviso in due passaggi, il primo in base alla tariffa base e il secondo in base alla classe ambientale e al carburante.

Le tariffe base sono 17 e dipendono dalla cilindrata e dalla potenza fiscale dell’auto. Il secondo passaggio dipende dal green layer, che premia le auto meno inquinanti: gli ecoboni e gli ecomali sono percentuali che vengono aggiunte alla tariffa base e che possono ridurla o aumentarla: i primi si basano sui grammi di emissione di CO2, i secondi sui valori prefissati della classe ambientale e del tipo di carburante.
Irlanda
Nella Repubblica d’Irlanda la tassa di possesso si basa su due criteri: per le auto costruite fino a luglio 2008 si calcola sulla cilindrata del motore, per le auto costruite dopo luglio 2008 si calcolano le emissioni di CO2.

Bollo auto, in Italia il più caro?

Come si vede dal resoconto sulla tassa di possesso in alcuni Paesi europei, l’Italia è l’unico Paese in Europa a tassare le automobili con una potenza superiore a 185 kW con una cifra non indifferente di 20 euro per ogni kW di eccesso.

Inoltre le tariffe fisse su base provinciale o regionale, o quelle che premiano o puniscono gli automobilisti in base alle emissioni di CO2, portano a importi annuali inferiori a quelli di un’auto equivalente in Italia, anche se in alcuni casi di poche decine di euro.

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