Bnp Paribas: multa di 350 milioni di dollari per manipolazione Forex

Maurizia Esposito

25 Maggio 2017 - 17:37

Bnp Paribas: multa di 250 milioni di dollari per l’accusa di mancata supervisione sulla manipolazione Forex da parte dei suoi dipendenti in varie parti del mondo. La banca riconosce le sue colpe e rafforza le misure di controllo.

Bnp Paribas: multa di 350 milioni di dollari per manipolazione Forex

Si è chiusa l’indagine su Bnp Paribas accusata da un regolatore bancario di New York di mancata supervisione sulla manipolazione collusiva del Forex da parte di alcuni suoi dipendenti finalizzata ad aumentare i profitti a discapito dei clienti.
Il fatto risale a dieci anni fa, tra il 2007 ed il 2013, ed i dipendenti di Bnp Paribas coinvolti nell’indagine sono stati circa una dozzina dislocati in varie parti del mondo.

Bnp Paribas dovrà adesso pagare una multa di 350 milioni di dollari alle autorità di New York per non aver tentato di bloccare i trader che manipolavano i tassi di cambio.
I trader avrebbero inoltre scambiato dati sensibili dei clienti della banca francese con i dipendenti di altre banche, oltre a effettuare la manipolazione dei cambi. La multa sarà coperta con gli accantonamenti esistenti.

Bnp Paribas: i dettagli delle indagini del Dfs

Secondo il Department of Financial Services (Dfs) di New York la mancanza di supervisione da parte di Bnp Paribas ha provocato una “cattiva condotta quasi illimitata” per i trader ed i venditori del settore Forex alle sue dipendenze, che hanno di fatto violato le leggi che vigono in materia per le banche di New York.

Maria Vullo, vicepresidente della Dfs, in una dichiarazione tenuta ieri ha affermato che “i partecipanti al mercato dei cambi si basano su un mercato trasparente ed equo per garantire prezzi competitivi per il loro business e per tutti i partecipanti” e ha poi proseguito sottolineando che Bnp Paribas “ha prestato poca o nessuna attenzione alla supervisione delle attività di scambio di valuta estera”.
Questo comportamento ha permesso agli operatori di settore alle sue dipendenze di violare la legge approfittando della fiducia dei clienti.

In particolare, il regolatore ha riferito che i clienti della banca francese sono stati ingannati dal personale addetto alla vendita che non li informava correttamente sui prezzi. Oltre a questo durante le telefonate venivano utilizzati segnali per aggiungere marcature non segnalate.

Citando alcuni esempi il Dfs ha parlato di un trader alle dipendenze di Bnp Paribas dell’ufficio di New York il quale avrebbe utilizzato un serie di schemi per manipolare il rand sudafricano ed altre valute.
Un altro trader, questa volta dell’ufficio di Tokyo, avrebbe scambiato impropriamente con sette trader concorrenti informazioni confidenziali dei clienti di Bnp Paribas sul trading dello yen.
Per effettuare queste comunicazioni i trader utilizzavano una stanza di chat chiamata “We Reign” e per identificare i clienti, le Banche centrali ed altri operatori del mercato si servivano di un “codebook” diffuso attraverso le loro mail personali.
Molti di questi dipendenti sono già stati licenziati dalla banca.
La piattaforma di trading elettronica che permetteva di rifiutare le operazioni dei clienti attraverso una funzione “ultimo sguardo” è stata rilevata dal regolatore come prova.

Bnp Paribas ha riconosciuto le sue colpe e ha dichiarato di essere “profondamente rammaricata della passata condotta” assicurando di aver già incrementato le misure di controllo e compliance rendendole più stringenti.

Inchieste su cambi: le indagini continuano

Oltre a Bnp Paribas, dal 2014 al 2015 altre sette banche internazionali sono state condannate dalle autorità britanniche e statunitensi al pagamento di multe per aver ingannato i clienti al fine di incrementare i loro profitti, per un totale di oltre 10 miliardi di dollari.
Un esperto ha riferito inoltre che l’indagine della Dfs relativa alle piattaforme di cambio elettroniche si estende anche ad altre banche tra cui Deautiche Bank la quale, tramite un suo portavoce, ha rifiutato di commentare.

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