Bitcoin e attacchi hacker: problemi di sicurezza irrisolvibili?

Matteo Bienna

29 Agosto 2016 - 17:55

I bitcoin attraggono le attenzioni di molti investitori ma rimangono ancora una valuta a rischio sicurezza: vediamo di capire quanto gli hacker rischiano di comprometterne il futuro.

Bitcoin e attacchi hacker: problemi di sicurezza irrisolvibili?

In un attacco hacker di inizio mese sono stati rubati $70 milioni di bitcoin alla Bitfinex, ente che gestisce e permette lo scambio della criptovaluta, dopo che è stato penetrato il loro sistema di sicurezza informatico.

Il furto è stato il più grande dall’inizio del 2014, quanto ben $350 milioni di bitcoin furono sottratti in un’operazione di hackeraggio, segnale che questi eventi si stanno rilevando tutt’altro che rari nel mondo delle criptovalute.

Reuters ha diffuso dati secondo i quali un terzo delle società di trading che gestiscono bitcoin hanno subito attacchi da parte degli hacker, con quasi la metà che sono state costrette a chiudere negli ultimi 6 anni.

Questi problemi compromettono l’affidabilità della valuta come soluzione di investimento, con possibili boom al rialzo che mostrano il fianco ad altrettanti pesanti scivoloni.

Analizziamo nel dettaglio la situazione dei bitcoin e della loro sicurezza.

Bitcoin e attacchi hacker: un nodo privo di soluzione?

L’attacco hacker di inizio mese, come detto, si aggiunge solo all’elenco delle più clamorose offensive registrate nella finora breve vita dei bitcoin, mettendo in difficoltà chiunque volesse investirci il proprio denaro.

Il rischio nella detenzione di bitcoin è dovuto al fatto che non c’è nessuna forma di assicurazione che permetta di assorbire in qualche misura l’eventuale perdita, sebbene molti di questi istituti che ne gestiscono gli scambi agiscono come fossero vere e proprie banche virtuali.

Quest’intera situazione rappresenta un limite per chiunque fosse interessato ad intraprendere un business con i bitcoin, avendo a che fare con società sotto capitalizzate ed esposte a rischi di perdite ingenti senza nessun tipo di garanzia offerta.

“La sensazione nella community è che qualsiasi ente incaricato di detenere bitcoin sia a rischio. Io ho perso una quantità di denaro molto piccola se confrontata a quella di altre persone, che si sono visti derubati di milioni di dollari di bitcoin. ”

Queste le parole fornite a Reuters da parte di un trader della criptovaluta, vittima come tanti altri degli attacchi hacker.

La vulnerabilità del sistema bitcoin, secondo l’esperto in materia Tyler Moore, non ha una soluzione a breve termine:

“Sono scettico che ci possa essere un’innovazione tecnologica tale da risolvere il problema della sicurezza dei bitcoin. Nessun tecnologia, nessuna criptovaluta o meccanismo finanziario possono essere messi a riparo dagli hacker. ”

Tramite suoi studi e ricerche è emerso che, dal 2009 al 2015, il 33% di tutte le transazioni di bitcoin hanno subito una violazione in termini di sicurezza, ovvero un attacco hacker.

Allo stesso tempo ma sul fronte opposto, una ricerca dell’istituto Privacy Rights Clearinghouse, ha mostrato che delle 6.000 banche operative negli Stati Uniti, solo 67 hanno subito un attacco ai loro sistemi di sicurezza, sempre prendendo in considerazione lo stesso periodo temporale. Circa l’1%.

Il discorso cambia se invece si fa un confronto con i mercati azionari, dove le violazioni sono molto più comuni. Tra 46 istituti di scambio titoli intervistati è risultato che più della metà avessero subito un tentativo di infiltrazione nelle loro reti, ricerca che risale a 3 anni fa.

La giovane età dei bitcoin di certo favorisce questa sua poca stabilità da un punto di vista della sicurezza, per quanto la sua natura ponga legittimi dubbi su quanto effettivamente la situazione possa cambiare nel tempo.

Bitcoin, sicurezza e instabilità: un investimento ad alto rischio

La conseguenza in termini di quotazione dei bitcoin è ben osservabile guardando all’andamento dell’ultimo periodo del cambio bitcoin-dollaro USA, rapprestata nel seguente grafico:

Negli ultimi tre mesi il valore dei bitcoin ha subito continue oscillazioni e di grande impatto per chiunque abbia deciso di investire nella criptovaluta: passare da oltre $760 a quasi $460 nel giro di poco più di due mesi vuol dire perdere circa il 40% del denaro investito.

Gli scostamenti nel livello dei prezzi sono ancora troppo nervosi per riuscire ad attirare maggiori volumi, condizione necessaria affinché si possa stabilizzare l’andamento.

Attualmente la quotazione si aggira sui $574, con poca variabilità mostrata nel mese di agosto.

Un ritorno però di mani forti dal mese di settembre potrebbe nuovamente alterare e di molto lo stato delle cose, lasciando ai bitcoin ampie possibiltà di oscillazione nell’ampio range di prezzo coperto nell’ultimo periodo.

Fonte: Reuters

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