Il debito pubblico continua a crescere toccando la gran parte delle economie mondiali. Non fa eccezione quella italiana, che registra un aumento del debito dell’amministrazione pubblica di 19,5 miliardi rispetto al mese precedente.
Bankitalia: nuovo massimo storico per il debito
Il debito ha toccato un nuovo massimo storico arrivando a 1.995,1 miliardi. Nel suo supplemento al bollettino statistico sulla finanza pubblica, Bankitalia ha specificato che l’incremento riflette, oltre al fabbisogno del mese per 11,6 miliardi, l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro, detenute presso la Banca d’Italia.
Quest’anno l’incremento del debito pari a 88,4 miliardi, è scaturito dal fabbisogno delle amministrazioni pubbliche di 61,9 miliardi, in stretta relazione con i 61 miliardi dello stesso periodo del 2011.
Le politiche di Austerity non hanno diminuito la spesa pubblica
La politica economica italiana non è riuscita a diminuire la propensione al debito del 2012, che resta sugli stessi livelli del 2011, escludendo però dal conteggio le erogazioni in favore della Grecia (5 miliardi nel 2011), la quota di competenza dell’Italia dei prestiti erogati dall’European Financial Stability Facility e le misure relative alla Tesoreria unica (che hanno comportato nel 2012 il riversamento nella Tesoreria centrale di 9 miliardi da parte degli enti decentrati).
Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio di settembre sono state pari a 22,6 miliardi, sostanzialmente invariate rispetto a quelle dello stesso mese del 2011.
Da inizio anno, le entrate sono cresciute del 2,6% a 280 miliardi rispetto al corrispondente periodo del 2011.
Bankitalia: Totale fallimento del Governo Monti in politica economica
Per Sandro Bondi, senatore Pdl, i dati forniti oggi dalla Banca d’Italia sono la prova tangibile di un totale fallimento della politica economica di questo Governo: l’aumento delle entrate tributarie significa che ai cittadini vengono richiesti sempre più sacrifici, mentre si aggrava la situazione recessiva dell’economia.
Una politica di rigore e Austerity, nonché di inasprimento della pressione fiscale, ha portato drammaticamente all’aumento del debito pubblico. Di quest’idea è anche il Capogruppo dell’Idv in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti, secondo il quale questo record dovrebbe far arrossire di vergogna chi parla di agenda Monti e di Monti bis.
Lannutti definisce il debito una bomba a orologeria che necessita subito di un serio piano di dismissioni, una dura lotta alla corruzione ed all’evasione fiscale, oltre all’esigenza di far pagare l’Imu alle fondazioni bancarie.
Il capogruppo dell’Ivd conclude dicendo che: "per attuare tutto questo serve una vera alternativa di governo, che metta al centro l’economia reale e non gli interessi dei poteri forti e della finanza’’.
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