Bancarotta Hanjin: le conseguenze per l’Italia. Spettro cassa integrazione

C. G.

19/09/2016

Hanjin dichiara bancarotta e le conseguenze del crac colpiscono immediatamente l’Italia. Ecco gli effetti della crisi Hanjin sul commercio mondiale e sul belpaese.

Bancarotta Hanjin: le conseguenze per l’Italia. Spettro cassa integrazione

Hanjin dichiara bancarotta e getta nel caos più totale l’intero commercio mondiale. Quali saranno le ripercussioni del crac di Hanjin? E quali settori saranno maggiormente colpiti?

Sicuramente l’Italia sarà uno dei paesi maggiormente colpiti dalla bancarotta di Hanjin. Secondo le ultime notizie, infatti, diverse aziende italiane sarebbero già state costrette a ricorrere alla cassa integrazione a causa del crac di Hanjin.
Hanjin, la compagnia di Seoul attiva nel settore dei trasporti navali di merci, ha dichiarato bancarotta e le sue 85 navi porta container sono state bloccate fuori dai porti. Sono molti gli analisti, ma soprattutto le imprese, che hanno temuto sin da subito le ripercussioni negative sul commercio mondiale derivanti dalla bancarotta di Hanjin. Quali sono invece le conseguenze che il crac di Hanjin sta avendo sull’Italia?

Le 85 navi di Hanjin, a corto di ogni tipo di scorta, sono state bloccate all’esterno dei porti dopo la dichiarata bancarotta da parte della società. Tale impedimento ha gettato nel caos più totale l’intero commercio mondiale. Dopo la dichiarata bancarotta di Hanjin nessuno è stato più disposto ad accogliere le 85 navi della società e con il veto dei porti l’equipaggio è stato costretto a rimanere a bordo. Nessun fornitore, inoltre, è stato più disposto a garantire benzina alle porta container di Hanjin. D’altronde chi vorrebbe fare affari con una compagnia che non ha un soldo per pagare i fornitori?

La bancarotta di Hanjin ha iniziato dunque a ripercuotesi non solo dal punto di vista del commercio mondiale, ma anche e soprattutto dal punto di vista dell’Italia. Ad oggi circa un terzo delle navi di Hanjin in attesa di attraccare è riuscito a sbarcare il carico riaccendendo le speranze dei rivenditori, gettati nel panico dalla bancarotta di Hanjin a causa dell’avvicinarsi della stagione delle festività. Con il passare dei giorni le conseguenze della bancarotta di Hanjin, sul commercio mondiale e italiano, si sono fatte sempre più sentire, ed oggi l’allarme è più serio che mai.

Vediamo allora che cosa sta succedendo alla compagnia di Seoul e quali sono le ripercussioni che la bancarotta di Hanjin sta avendo sul commercio mondiale e sull’Italia. Quali settori saranno colpiti maggiormente dal crac di Hanjin?

Bancarotta Hanjin: le cause del crac

Perché Hanjin ha dichiarato bancarotta? Il crac della compagnia di Seoul affonda le sue radici nella crisi dell’intero settore del trasporto marittimo. Si è assistito, infatti, ad un aumento dell’offerta dato che molti sono stati spinti a comprare più navi grazie a dei tassi molto bassi. Questo forte incremento dell’offerta rispetto alla domanda ha portato ovviamente ad un crollo sia dei prezzi che della redditività.

La crisi nel settore del commercio marittimo ha colpito oggi Hanjin e ha costretto la società a dichiarare bancarotta, con tutta una serie di ripercussioni sul commercio mondiale. Le azioni Hanjin hanno viaggiano su un trend negativo per molto tempo - solo dall’inizio del 2016 le azioni della società hanno perso il 63%.

La bancarotta di Hanjin è stata dichiarata dopo il fallimento dell’ultimo piano di salvataggio della compagnia, il quale aveva previsto una profonda opera di ristrutturazione. L’operazione di salvataggio non è stata però sostenuta dalle banche e Hanjin è stata costretta a dichiarare bancarotta. Insomma, il mancato sostegno finanziario da parte delle banche ha spinto i conti di Hanjin ancora più in rosso e ora, dopo la dichiarata bancarotta, le navi della società sono state bloccate in mare con ovvie ripercussioni sul commercio mondiale e italiano.

Bancarotta Hanjin: equipaggi bloccati. Il punto della situazione

Il governo di Seoul ha tentato di frenare gli effetti potenzialmente negativi della bancarotta di Hanjin garantendo un prestito di ben 90 milioni. La situazione è immediatamente apparsa grave, proprio perché le 85 navi della compagnia sono state bloccate fuori dai porti. Tutti i membri degli equipaggi sono rimasti bloccati sulle navi porta container proprio per l’impossibilità di attraccare derivante dal veto dei porti.

Intanto, in seguito alla bancarotta di Hanjin, 15 navi sono state sequestrate o sono state bloccate in banchina, 18 navi Hanjin sono ancora operative, mentre il resto della flotta risulta essere in acque internazionali in attesa di autorizzazioni per entrare nei porti. Il problema è che, molto probabilmente, appena le navi di Hanjin metteranno piede nei porti verranno poste sotto sequestro.

Bancarotta Hanjin: le conseguenze per l’Italia

Secondo le ultime notizie relative alla bancarotta di Hanjin, sarebbero più di 5000 i container pieni di merci italiane bloccati sulle banchine dei porti e nelle stive delle navi di Hanjin. Il valore complessivo di questi container di merci italiane si aggirerebbe fra i 300 e i 350 milioni di dollari.

L’allarme circa le conseguenze della bancarotta di Hanjin sul commercio italiano è stato lanciato da ogni parte, ma Alessandro Laghezza, presidente di Ligurian Logistic System, ha tenuto a sottolineare gli effetti catastrofici che il crac di Hanjin sta avendo in Italia. Sarebbero due i rischi principali per il commercio italiano derivanti dal crac di Hanjin.

“Da un lato, quello della paralisi di alcune importanti catene produttive di primarie industrie italiane comunque con un aggravio dei costi a carico della merce; dall’altro, un rinvio a tempo indeterminato delle importazioni di beni di consumo provenienti dai paesi asiatici e destinati alla grande distribuzione italiana”.

Oltre ad aver sprigionato conseguenze imponenti sul commercio italiano, la bancarotta di Hanjin rischia di minacciare circa 100 lavoratori perlopiù stanziati nel porto di Genova. La crisi di Hanjin è ormai palpabile e i timori circa le sue conseguenze sull’Italia iniziano a farsi sentire. Si è addirittura chiesta al ministro per le infrastrutture Delrio la convocazione di un tavolo speciale per discutere della situazione e per evitare le ricadute del crac di Hanjin sull’economia italiana.

È stato Mino Giachino, presidente di Saimare Spa, a richiedere a gran voce la convocazione di un tavolo speciale per la discussione della bancarotta di Hanjin. Come Giachino ha sottolineato, diverse aziende italiane hanno già dovuto ricorrere alla cassa integrazione a causa delle mancate spedizioni delle merci trasportate dalle navi Hanjin. La crisi di Hanjin è ormai reale per l’Italia.

Bancarotta Hanjin: le ripercussioni sul commercio mondiale

La bancarotta di Hanjin sta avendo ovvie conseguenze anche sul commercio mondiale, perché, come già accennato, alle navi della compagnia è stato negato sia l’accesso ai porti sia i rifornimenti di carburante dato che nessuno è più interessato ad avere a che fare con una compagnia in bancarotta che probabilmente non avrà i fondi per pagare.

La bancarotta di Hanjin sta causando il ritardo in alcune consegne e sta causando molti problemi ai rivenditori proprio per la scarsità delle scorte derivante dal blocco delle navi della compagnia. Hanjin, una delle società più imponenti nel settore del commercio e del trasporto marittimo, ha comunque intrapreso azioni legali negli USA e si dichiara pronta a fare lo stesso anche in altri paesi.

Hanjin: è bancarotta. Natale in pericolo?

La bancarotta di Hanjin e il blocco delle navi porta container in mare rischiano forse di mettere a rischio il Natale? Gli acquisti di Natale potrebbero essere quelli maggiormente colpiti dalla bancarotta di Hanjin. Soprattutto i giocattoli potrebbero essere colpiti dalla bancarotta della società di Seoul, secondo quanto affermato dalla Cnbc, dato che i rivenditori erano proprio in attesa delle consegne di prodotti natalizi.

Hanjin, tra l’altro, è una delle compagnie leader nel trasporto ortofrutticolo, quindi, solo pensando a tutta la merce presente sulle navi bloccate sarà facile intuire le imponenti ripercussioni anche all’interno di questo settore causate dalla bancarotta di Hanjin. L’Italia, intanto, appare uno dei paesi più colpiti dal crac di Hanjin e le conseguenze della bancarotta continueranno a farsi sentire ancora a lungo.

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