Bambini e coronavirus: una nuova inquietante scoperta mette in crisi gli scienziati

Fiammetta Rubini

31/08/2020

22/09/2021 - 13:25

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I bambini possono trasportare il coronavirus nelle vie respiratorie (e diffonderlo) per settimane: il nuovo studio che preoccupa in vista della riapertura delle scuole.

Bambini e coronavirus: una nuova inquietante scoperta mette in crisi gli scienziati

Anche se asintomatici, i bambini possono trasportare il coronavirus nelle vie respiratorie e diffonderlo per settimane. L’inquietante scoperta è stata fatta dai medici del Children’s National Hospital di Washington DC in uno studio che ha preso in esame i casi di bambini affetti da Covid-19 negli ospedali sudcoreani.

Un altro recente studio ha mostrato che le cariche virali del coronavirus sono sorprendentemente alte tra i più giovani, rendendo i bambini potenzialmente più infettivi rispetto agli adulti. Ricerche che gettano ombre e dubbi sulla riapertura in sicurezza di scuole e asili.

Il ruolo dei bambini nella diffusione dell’epidemia resta uno dei grattacapi con cui gli scienziati sono alle prese dall’inizio dell’emergenza.

Covid, bambini asintomatici contagiosi fino a 3 settimane? Lo studio

Ormai è chiaro che anche i più piccoli possono contrarre il Covid-19 e infettare gli altri, e anche se nella maggior parte dei casi sono asintomatici, possono correre il rischio di morire o subire danni permanenti causati dall’infezione. Ma c’è di più: i bambini, potenziali super diffusori del virus, possono trasportarlo nelle vie respiratorie per settimane, anche se non presentano sintomi.

Lo studio di Washington, pubblicato il 28 agosto sul sito della rivista medica JAMA Pediatrics, ha analizzato 91 bambini in 22 ospedali in tutta la Corea del Sud, Paese in cui, a differenza degli Stati Uniti, i pazienti positivi al Covid-19 restano in ospedale fin quando non si sono completamente ripresi.

Gli studiosi hanno rilevato che:

  • circa il 22% dei bambini non ha sviluppato sintomi durante l’infezione
  • il 20% inizialmente è stato asintomatico per sviluppare sintomi in un secondo momento
  • il 58% è risultato asintomatico

Lo studio ha mostrato grandi differenze riguardo il periodo di tempo in cui i pazienti hanno avuto sintomi: si va dai 3 giorni a 3 settimane. Circa la metà dei sintomatici e 1/5 degli asintomatici sono risultati ancora capaci di trasmettere il virus 3 settimane dopo averlo contratto. Ciò però non rifletteva direttamente la loro contagiosità.

Questo studio, insieme a quello condotto condotto dai ricercatori del Massachusetts General Hospital e del Mass General Hospital for Children, lancia un avvertimento sul ruolo dei bambini nella pandemia e sulle implicazioni significative per la scuola, il vero rebus per esperti, autorità e politici.

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