Ecco il sunto delle parole dette da Mario Draghi nel corso della conferenza stampa di oggi
Confermate le attese degli analisti: tassi d’interesse invariati al minimo storico dello 0,05%, niente Quantitative Easing e misure non convenzionali rimandate ai primi tre mesi del prossimo anno.
Questo quanto stabilito dal board della Banca Centrale Europea. Mario Draghi ha parlato di nuovi segnali di rallentamento dalle imprese (stagnazione nel manifatturiero e frenata nei servizi) e delle pesanti ripercussioni che potrebbero avere sull’inflazione la crisi del petrolio e delle materie prime. Il Presidente della BCE ha sottolineato come l’indice dei prezzi al consumo sia "pericolosamente basso".L’ Eurotower ha infatti tagliato le prospettive sull’inflazione: 0,5% nel 2014, 0,7% nel 2015 e 1,3% nel 2016. Una forte revisione al ribasso rispetto all’1,1% stimato in settembre (invariato da giugno) e all’1,3% per il 2016 (1,4%, invariato da giugno).
Nel corso della conferenza stampa, il Governatore ha inoltre annunciato un ulteriore allentamento della politica monetaria che arriverà, con ogni probabilità, nel primo trimestre del 2015. L’andamento dei prezzi del settore petrolifero ha infatti imposto un’accelerazione nei lavori per lo studio di "misure non convenzionali".
Il quantitative easing dovrà dunque aspettare e, date le prime reazioni, questa attesa non è molto gradita dai mercati. Mentre il presidente della BCE teneva il suo discorso infatti, sul fronte Forex, l’Euro è risalito a 1,2384 dollari, le borse europee invece hanno virato in negativo. Piazza Affari, maglia nera d’Europa fa segnare un -2,28%. Parigi cede lo 0,51%, Madrid l’1,10%, Londra lo 0,23%, Francoforte lo 0,19%.
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