Azioni Unicredit: buon rialzo con newsflow banche. Restano rischi per nuovi ribassi

Livio Spadaro

07/06/2016

Le azioni di Unicredit segnano un forte rialzo nella seduta odierna grazie al sentiment migliore del mercato. Restano però rischi a ribasso sulle quotazioni.

Azioni Unicredit: buon rialzo con newsflow banche. Restano rischi per nuovi ribassi

Seduta odierna positiva per le azioni di Unicredit che sono riuscite ad allontanarsi dai minimi annuali toccati nella giornata di ieri a €2,51.

Ultimi aggiornamenti su azioni Unicredit al 09 giugno 2016.

Il titolo della banca milanese ha beneficiato della buona tonicità del comparto bancario determinata da diversi fattori. Il primo è il buon andamento dell’aumento di capitale di Banco Popolare iniziato ieri mentre il secondo riguarda la ricapitalizzazione di Veneto Banca.

Sembra infatti che i grandi soci della banca veneta si stiano organizzando per cercare di raggiungere il 25% di capitale sottoscritto in modo così da permettere la quotazione su Borsa Italiana. Inoltre, il buon andamento del PIL trimestrale della zona Euro ha migliorato il sentiment su tutti gli indici azionari europei (già di per sé buono dopo l’intervento di Janet Yellen di ieri). Tuttavia, Unicredit rimane osservata speciale visto che ancora non si hanno novità sulla nomina del nuovo CEO che prenderà il posto dell’ormai ex-ad Federico Ghizzoni.

Azioni Unicredit in rialzo con sentiment migliore del mercato

Buona seduta odierna per le azioni di Unicredit che sono risalite dai minimi annuali toccati ieri a quota €2,51. Le azioni della banca milanese si sono mostrate toniche così come il resto del comparto bancario galvanizzato dal buon andamento dell’aumento di capitale di Banco Popolare e delle newsflow riguardo Veneto Banca.

I grandi soci della banca veneta starebbero cercando di organizzare una cordata per sottoscrivere almeno il 25% del capitale offerto in modo così da permettere la quotazione su Borsa Italiana.

In questo modo si limiterebbe l’intervento del fondo Atlante che così potrebbe reinvestire le risorse risparmiate per acquistare tranche di non-performing loans dagli istituti più in difficoltà.

Unicredit resta però sotto i riflettori degli investitori dopo l’addio dell’ex-ad Federico Ghizzoni. Dopo l’uscita del CEO si sta cercando un valido sostituto per l’incarico e la lista di nomi che per ora circola è sempre la stessa.

Marco Morelli di Bank of America Italia è sempre in pole position. Restano in lizza Flavio Valeri e Gaetano Micciché, rispettivamente Deutsche Bank e banca Imi, mentre il nome straniero più forte è qello di Jean Pierre Mustier (CIB di Unicredit).

Azioni Unicredit: Cariverona spinge per nomina nuovo ad

Ieri fondazione Cariverona ha manifestato il dissenso per la mancanza di novità riguardo alla questione. Inizialmente, la data del 9 giugno era stata indicata come quella più papabile per eleggere il nuovo amministratore delegato. Adesso i tempi si sono allungati dato che la scelta del nuovo CEO è faccenda piuttosto delicata.

Il nuovo top manager dovrà infatti affrontare decisioni difficili per riorganizzare Unicredit ed è per questo che il cda vuole scegliere con i tempi giusti la nuova guida del gruppo bancario. Una delle scelte difficili è il possibile aumento di capitale da €5 miliardi di cui si parla ormai da tempo.

Azioni Unicredit: analisi tecnica di breve periodo

Il titolo, dal movimento degli ultimi giorni sembra che stia scontando l’eventualità di una ricapitalizzazione tant’è che ieri, come scritto in precedenza, ha segnato i minimi assoluti dell’anno rompendo l’importante supporto di area €2,75.

Il quadro tecnico delle azioni Unicredit è parecchio deteriorato dato l’incrocio negativo delle medie mobili di periodo. La rottura del supporto orizzontale visto in colore giallo a quota €2,75 in teoria comporterebbe una profonda discesa verso l’area di €2,2.

La risalita di oggi si è verificata con pochi volumi e potrebbe comportare un allungo fino all’ex-supporto in modo da completare il pullback. Gli indicatori tecnici sembrano indirizzati in questa direzione dato che sia il MFI che il RSI stanno scaricando una lunga fase di debolezza Nel caso in cui avvenisse la rottura, che dovrebbe avvenire con volumi consistenti, allora si potrebbe intravedere una prima inversione di tendenza.

La mancata rottura invece condurrebbe ad un nuovo test di area €2,51 con target di fondo di €2,2.

Ultimi aggiornamenti su azioni Unicredit al 09 giugno 2016.

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