Azioni Unicredit decisamente volatili in attesa di news dal cda sulla garanzia per l’aumento di capitale di Popolare di Vicenza.
Le azioni di Unicredit sono affette da volatilità causata dalla delicata questione sulla garanzia dell’aumento di capitale di Banca Popolare di Vicenza di cui Unicredit dovrebbe essere l’unico garante.
Nella seduta di ieri, il titolo della maggiore banca italiana era salito in scia di indiscrezioni di stampa che volevano il cda di Unicredit pronto a recedere dalla garanzia sull’aumento di B.P. di Vicenza. Quest’oggi sembra che l’ipotesi sia già tramontata, e la banca guidata da Federico Ghizzoni non sono si accollerà il rischio dell’operazione, ma farà in modo di farla partire nei tempi stabiliti.
Nel frattempo, secondo fonti giornalistiche, il governo starebbe preparando una maxi-operazione per alleggerire le banche dai non-performing loans con il beneplacito della Vigilanza UE. La BCE infatti nei giorni scorsi sembra che abbia invitato il governo italiano a sbrigare le pratiche di smaltimento dei NPL, cosa che non ha raccolto i favori del presidente del Consiglio di Gestione di Intesa, Gian Maria Gros-Pietro.
Azioni Unicredit volatili, si attendono novità da cda e governo
Azioni Unicredit decisamente volatili questa mattina in avvio di seduta. Il titolo della banca italiana ha inizialmente aperto in rialzo per poi passare in territorio negativo per finire al momento in allungo del +0,87% a quota 3€.
Il titolo dell’istituto di credito paga l’incertezza che aleggia sul sistema bancario italiano e il rischio che deriva dalla garanzia unica sull’aumento di capitale di Popolare di Vicenza.
Su entrambi i punti sembra che il governo si stia muovendo per alleggerire le banche dai crediti deteriorati, soprattuto quelle più afflitte dall’ammontare di questi. Nel vertice di martedì a palazzo Chigi tra il ministro dell’economia Padoan, il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, l’ad di Unicredit Federico Ghizzoni, quello di Intesa Carlo Messina e il presidente della fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti potrebbe essere stato trovato un accordo per un maxi-piano di salvataggio che godrebbe dei favori dell’UE.
Stando a fonti di stampa, dovrebbe essere creato un fondo privato con €2,5 miliardi di dotazione iniziale da mettere a disposizione per gli aumenti di capitale di B.P. di Vicenza e Veneto Banca mentre un’altra dotazione tra i €3 e i €5 miliardi dovrebbe essere utilizzata per alleggerire le banche dai NPL.
L’ipotesi sarebbe ancora in una fase embrionale ma sembra che ci sia la disponibilità del SSM a prorogare di 15 giorni l’aumento di Popolare di Vicenza per fare in modo che l’istituto raccolga i fondi necessari a riportare il CET1 ratio al 10,25%.
Se queste ipotesi venissero confermate sarebbero una buona notizia per le azioni Unicredit, poiché alleggerirebbe la pressione sulla banca di Federico Ghizzoni.
Azioni Unicredit: cda voterà estensione della garanzia?
Ieri inoltre, erano circolate indiscrezioni sulla riunione del cda di oggi di Unicredit pronto a votare lo svincolo dalla garanzia sull’aumento di capitale di Popolare di Vicenza, indiscrezioni che già oggi sarebbero state smentite.
L’aumento della banca vicentina dovrebbe partire in linea con i tempi stabiliti e con Unicredit unico garante. L’istituto di piazza Cordusio non solo si farà da garante ma sembra che abbia esteso il periodo di garanzia di due settimane facendolo slittare dal 30 aprile a metà maggio.
Dal cda di oggi quindi, non dovrebbe arrivare nessun recesso ma bensì un’estensione della garanzia in modo da far partire il marketing sull’operazione e il via libera della Consob atteso per il fine settimana.
Azioni Unicredit: analisi tecnica su base daily
In attesa di novità, come detto in precedenza, le azioni Unicredit si muovono cautamente positive. Il quadro tecnico generale è pesantemente ribassista con le medie mobili incrociate tutte negativamente.
Gli indicatori tecnici sono molto deboli anche se il RSI sta accennando un’uscita dall’area di ipervenduto dopo esservi disceso nei giorni scorsi. Il MFI invece rimane ancora in tale area senza dare cenni di movimenti in uscita.
I volumi in discesa sono particolarmente consistenti confermando così la tendenza a ribasso. Una prima resistenza sembra essere quella rappresentata con la linea linea blu intorno a quota €3,15-€3,17 mentre la trendline di colore viola funge da resistenza dinamica.
Per raggiungere la resistenza statica si necessita della rottura a rialzo della trendline che indicherebbe uno stacco dal trend negativo delle ultime settimane anche se al momento non sembra sussistere un’inversione di tendenza.
Un segnale di forza invece, potrebbe arrivare dal retest dei minimi segnalati dal supporto statico di colore giallo dal quale, in caso di ripartenza, prenderebbe vita un doppio minimo che è un chiaro segnale rialzista.
Nel complesso quindi, una discesa intorno all’area di €2,8 potrebbe essere salutare per invertire la tendenza negativa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA