Azioni Spotify in rosso dopo la trimestrale deludente. Quali prospettive?

Pierandrea Ferrari

4 Febbraio 2021 - 11:47

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Spotify, dopo una trimestrale al di sotto delle aspettative, sta perdendo quota sui mercati finanziari. Quali sono le prospettive di lungo termine del colosso svedese dello streaming on demand?

Azioni Spotify in rosso dopo la trimestrale deludente. Quali prospettive?

Svelati i conti, iniziano i guai. Questa settimana, Spotify ha pubblicato i risultati dell’ultima trimestrale del 2020 (Q4), ben al di sotto delle previsioni tracciate dagli analisti alla vigilia.

Immediata la reazione degli investitori: sul NYSE, il titolo Spotify ha perso in un giorno l’8,1%, passando da una quotazione di 345 dollari ad azione – martedì 2 febbraio – ai 317 dollari della chiusura di Borsa di ieri.

Solo un passo falso? Sì, secondo gli analisti: nonostante una performance “debole” negli ultimi tre mesi dell’anno, il numero degli utenti del servizio streaming svedese è segnalato ancora in crescita – 345 milioni, +27% rispetto al 2019 – e le prospettive sulla società, e sul titolo in Borsa, rimangono positive.

Quali prospettive per Spotify?

Certo, le aspettative – viste anche le performance da record dei giganti tech nel 2020, come Microsoft, Alphabet e Apple – sono state ampiamente deluse: mentre i key player della Silicon Valley condividono con i loro azionisti gli incassi della stagione pandemica, il board di Spotify si ritrova a leccarsi le ferite.

Il numero di utenti e abbonati, del resto, non basta a lenire i dispiaceri dell’ultima trimestrale: le perdite nette ammontano infatti a 110 milioni di sterline - in netto rialzo rispetto ai dati del Q3, -89 milioni – e dietro alla crescita degli utenti mensili, secondo il Wall Street Journal, potrebbero esserci in realtà le strategie temporanee di Spotify, tra prove gratuite e sottoscrizioni a basso costo.

Tuttavia, gli analisti concordano sul fatto che il titolo potrebbe continuare ad avanzare. E dunque, “buy the dip”, compra la debolezza: questo l’ordine che rimbalza ora nei salotti finanziari, visto il prezzo di saldo con il quale si possono agguantare le azioni targate Spotify.

I rischi, secondo gli analisti, sono bassi. Il board della società svedese, infatti, sta continuando a puntare sull’innovazione della piattaforma di streaming musicale, offrendo agli utenti – anno dopo anno – nuove opzioni, come i 2,2 milioni di popolarissimi podcast. L’obiettivo, come noto, è trasformare Spotify in una sorta di Netflix della musica: e la direzione, giurano gli analisti, è quella giusta.

Spotify: +105% in un anno sul NYSE

Del resto, non sarà una trimestrale a spengere di colpo i fattori rialzisti che hanno sin qui alimentato il rally del titolo: nell’ultimo anno, le azioni Spotify hanno registrato un incremento (monstre) del 105%, passando dai 154 dollari dello scorso febbraio alla quota attuale di 317 dollari.

Incoraggiante anche il trend dell’ultimo mese: nonostante il sell-off di inizio settimana, il titolo è ancora in territorio positivo dell’1,9%, aspettando che passi la bufera.

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