Azioni MPS: CEO Marco Morelli a rischio. Ecco i possibili scenari

Livio Spadaro

10 Ottobre 2016 - 16:44

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Azioni MPS in lieve rialzo in linea con il resto del comparto. Secondo indiscrezioni di stampa, il nuovo CEO Marco Morelli rischia di vedersi revocato il mandato.

Azioni MPS: CEO Marco Morelli a rischio. Ecco i possibili scenari

Le azioni MPS avanzano in Borsa del +1%, in linea con il resto del comparto bancario sospinto dal buon dato della produzione industriale di agosto e dall’allentamento delle pressioni di vendita su Deutsche Bank. Gli advisor dell’aumento di capitale di Montepaschi, Jp Morgan e Mediobanca, continuano a lavorare sull’operazione anche se il piano della banca americana stenta ancora a decollare.

Sullo sfondo continua a muoversi Corrado Passera che non ha ancora accantonato l’idea di fornire un aiuto all’istituto senese. Secondo indiscrezioni di stampa, il nuovo CEO Marco Morelli rischia di vedersi revocato il mandato nella prossima riunione del cda del 14 ottobre.

Azioni MPS in rialzo con il comparto bancario tonico

Azioni MPS in buon rialzo in linea con l’andamento del comparto bancario europeo, che ha trovato un rimbalzo grazie all’inversione positiva del titolo di Deutsche Bank.

Ad aiutare ulteriormente gli acquisti sul settore bancario è stato il buon dato della produzione industriale di agosto dell’Italia e l’intonazione positiva delle quotazioni del petrolio che hanno beneficiato delle parole del premier russo Vladimir Putin.

Azioni MPS: Jp Morgan e Mediobanca in difficoltà

Montepaschi continua comunque a sottoperformare l’andamento del comparto bancario a causa della mancanza di novità relative all’aumento di capitale. Gli advisor dell’operazione, Jp Morgan e Mediobanca, continuano a lavorare per la ricerca di investitori privati intenzionati a sottoscrivere parte della ricapitalizzazione.

Tuttavia, gli advisor al momento non sono ancora riusciti a trovare investitori interessati ed il piano rischia di essere un buco nell’acqua. A tal proposito, Corrado Passera continua a lavorare per inserirsi nell’operazione mentre la carica di ad di Marco Morelli è già in bilico.

Infatti, nel prossimo cda del 14 ottobre di Rocca Salimbeni, il CEO potrebbe vedersi revocato il mandato. Questo perché il dirigente non sembra ottemperare ai requisiti di correttezza e indipendenza fissati dall’articolo 26 del Testo Unico Bancario e dalla procedura della BCE (fit and proper).

Azioni MPS: i possibili scenari sul futuro dell’ad Marco Morelli

Morelli, la cui nomina ad amministratore delegato è datata 14 settembre, potrebbe così perdere il posto dato che il cda ha 30 giorni di tempo, dalla sua nomina, per esprimersi sui requisiti richiesti dal TUB e dalla procedura della BCE.

Se il cda dovesse votare contro tale ipotesi, per Morelli scatterebbe la decadenza della carica. Viceversa, in caso di voto positivo del cda di MPS, la palla passerebbe al governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, che potrebbe porre il veto ed avviare comunque la decadenza della carica di Morelli.

Dato che Morelli è stato nominato su indicazione dell’advisor Jp Morgan, che ha causato anche le dimissioni del presidente Tononi, un’eventuale decadenza della carica potrebbe aprire una spaccatura tra il cda e la banca statunitense. Il tutto condito dalla presenza sotto traccia di Passera che ancora non ha abbandonato la possibilità di entrare nell’operazione di salvataggio dell’istituto senese.

Azioni MPS: analisi tecnica su base daily

Il quadro grafico delle azioni MPS rimane pesantemente ribassista sia che nel breve, medio e lungo periodo. Le medie mobili di breve-medio termine restano incrociate a ribasso senza fornire accenni di inversione della tendenza.

Il RSI permane in una situazione di ipervenduto, senza che anch’esso accenni ad un recupero della forza. Il MACD segnala una fase sostanzialmente invariata e di proseguimento del trend negativo.

Le bande di Bollinger confermano tale quadro proseguendo con l’inclinazione ribassista. L’appoggio sulla parte bassa delle bande di Bollinger di qualche giorno fa delle azioni MPS lasciava pensare ad un rimbalzo fino a quota €0,1838.

Tuttavia, l’assenza di volumi in presenza di rialzi conferma lo scarso appeal positivo delle azioni della banca senese. Al momento sembra improbabile che le quotazioni del titolo possano risalire oltre l’area di €0,18, mentre sembra più probabile un re-test dei minimi storici a quota €0,1615 con conseguente discesa in area €0,1583.

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