Azioni ENI in rialzo, settembre costellato di buone notizie

Francesco Lucchetti

30 Settembre 2015 - 10:19

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Le azioni ENI resistono alle turbolenze dei mercati sull’onda delle buone notizie per l’azienda. +2% oggi in borsa, analisi tecnica e possibili target.

Azioni ENI in rialzo, settembre costellato di buone notizie

Le azioni ENI sono rimbalzate ieri sul prezzo di 13,15 e hanno chiuso positivamente la giornata con un +0,88%, risultato apprezzabile considerato il momento difficile che stanno attraversando i mercati azionari, in special modo i titoli legati alle materie prime.

In apertura odierna, le azioni ENI mostrano un nuovo rialzo dell’1,30% a conferma dell’importanza del livello di supporto toccato. Il basso prezzo delle commodities e le turbolenze derivanti dal fronte asiatico e dall’automotive tedesco hanno fortemente condizionato i mercati globali, ma il titolo della prima azienda in Italia per fatturato sembra resistere al di sopra dei supporti storici.

Pronta Goliat, la super-piattaforma ai confini dell’Artico
Sul fronte degli investimenti, ENI continua a produrre buone notizie e sarebbe infatti prossima ad avviare la sua produzione di petrolio nel Mare di Barents la nuova piattaforma Goliat, più a nord di qualsiasi altra piattaforma petrolifera. Il colosso di 64 mila tonnellate, ENI al 65% e Statoil al 35%, sarebbe in grado di operare in condizioni estreme e resistere alle tempeste Artiche, per poter estrarre ogni giorno circa 100 mila barili di greggio.

Zohr, il più grande giacimento nel Mediterraneo
La scoperta del giacimento “supergiant” di gas naturale a largo delle coste egiziane è un altro fattore positivo per il titolo ENI. Il giacimento, denominato Zohr, è il più grande del mar Mediterraneo con un potenziale di 850 miliardi di metri cubi di gas in un’area di circa 100 mila chilometri quadrati. Ma potrebbe essere ancora più grande e la produzione relativamente economica. L’Egitto preme per velocizzare i tempi e l’inizio della produzione è previsto per il 2017.

Alle buone notizie si sono aggiunte nel corso di questo mese anche quella di ENI Slurry Technology e la dichiarazione dell’amministratore delegato Descalzi secondo il quale la produzione di gas in Libia potrebbe essere raddoppiata qualora le condizioni di sicurezza dell’area migliorassero.

Eni: analisi tecnica e possibili target
Al momento il titolo è già arrivato a guadagnare il 2% nella sessione odierna e sembra voler uscire dalla fase di contrazione, muovendosi in direzione del livello 14,30. La rottura di questa resistenza potrebbe confermare l’avvio di una fase rialzista per le azioni ENI con primi possibili target a quota 16,50, 17 e 17,50.

Qualora invece il calo del prezzo delle commodities rendesse poco profittevoli o addirittura sconvenienti alcuni degli investimenti ENI, come il caso della piattaforma Goliat, la quotazione potrebbe subirne il contraccolpo e continuare la sua discesa fino ai supporti di 13 e 11,80.

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