Auto ferma da un mese, rischio batteria scarica: cosa fare

Redazione Motori

10 Aprile 2020 - 16:42

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La macchina ferma da un mese rischia di non partire a causa della batteria che si scarica. Ecco i consigli per limitare e far fronte a questo problema.

I limiti alla mobilità imposti dal governo per combattere la diffusione del coronavirus hanno causato diversi disagi. Tra questi quello segnalato da moltissimi automobilisti che, con le auto ferme da settimane, riscontrano problemi alla batteria.

La prolungata inattività di un veicolo infatti può provocare danni, il più comune quello della batteria scarica che impedisce all’auto di ripartire. Dunque quali accorgimenti bisogna adottare per evitare di imbattersi in problemi con la batteria? Cosa si può fare in caso di batteria scarica?

Molti esperti di auto rispondono a questi quesiti, ma è comunque sempre bene ricordare che prima di compiere qualsiasi operazione è giusto sempre fare riferimento al manuale del costruttore della propria auto e consultare le voci “Rimessaggio”, “Inutilizzo prolungato” o simili. Tale accorgimento è utile soprattutto per le auto più recenti.

Auto ferma: cosa fare per evitare danni

L’inattività forzata di un veicolo, se prolungata per settimane o mesi, può provare diversi problemi. La componente più sensibile risulta la batteria di avviamento che può scaricarsi. Lato positivo dell’attuale situazione è che le temperature di questo periodo risultano piuttosto miti. Ciò gioca a favore della salute delle auto, gli accumulatori infatti soffrono soprattutto il gran freddo e l’eccessivo caldo.

In generale, per evitare danni alle auto ferme da tempo è utile tenere presenti alcuni piccoli accorgimenti:

  • Controllare che non ci sia nulla di acceso nella vettura prima di lasciarla ferma.
  • Se l’auto è ferma da oltre un mese, è consigliabile staccare il polo negativo della batteria e isolarlo. Per compiere questa operazione però è necessario avere una chiave adatta.
  • Per le vetture ferme in box o garage si può usare un mantenitore della carica della batteria elettrico.
  • Se per ragioni di lavoro è possibile utilizzare l’auto, non è sufficiente metterla in moto, bisogna infatti percorrere qualche chilometro.

Batteria scarica: come far ripartire l’auto

Per evitare che l’auto si scarichi del tutto e non riparta, è buona norma accendere il motore e farlo girare per qualche minuto anche da fermo almeno una volta la settimana. Se ciò non fosse possibile e la batteria risultasse già scarica, i due consigli tradizionali per far ripartire l’auto sono o mettere in moto la vettura a spinta o usando dei cavi.

Per attuare il primo metodo è necessario farsi aiutare da qualcuno. Poi si passa a verificare che tutti gli apparecchi non necessari dell’auto siano spenti e accendere solo il motore, impostare la seconda o la terza marcia e farsi spingere. Dopo aver raggiunto una velocità minima, lasciando lentamente la frizione e accelerando contemporaneamente, l’auto dovrebbe ripartire.

Per ricaricare la batteria con i cavi è necessario avere a disposizione un’altra vettura, per poterli collegare dalla batteria della propria auto alla batteria dell’altro veicolo per trasferire l’energia.

Esistono però anche dei caricabatterie intelligenti o automatici, facilmente reperibili su siti di e-commerce come Amazon. Stesso discorso per i kit solari per mantenimento della carica, utili soprattutto per chiunque non avesse una presa di corrente a disposizione per la ricarica. In questo caso è necessario collegare i morsetti alla batteria con la giusta polarità e posizionare il pannellino solare all’interno dell’auto esponendolo quanto più possibile al sole.

Scollegare la batteria è davvero utile?

Michele Moretto, Business Development Manager Varta, consiglia di consultare sempre il manuale dell’auto prima di compiere qualsiasi operazione. Prima di scollegare la batteria, in previsione di una lunga sosta, è importante per esempio capire se l’auto è scarica, misurando con un voltmetro la tensione ai poli, che deve essere almeno 12,4 V o superiore” spiega il Business Developer. Se la tensione risultasse più bassa, allora bisognerà prima mettere in carica l’auto. Passaggio necessario perché su una batteria già scarica messa a riposo è molto più facile che si incorra in solfatazione rispetto a una batteria con carica completa.

In generale però per Moretto non è necessario spegnere la batteria dell’auto se quest’ultima è nuova e senza assorbimenti poiché presenta un’auto-scarica molto limitata. Anche la sosta di circa 1 mese non dovrebbe quindi farla scaricare. Discorso diverso per le batterie più vecchie e per le automobili con sistemi di allarme, soprattutto se satellitari.

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