Auto connesse: un futuro anti hacker

Luca Secondino

25/01/2018

In un futuro di auto connesse sarà necessario evitare attacchi hacker e malware. Ecco come si sta attrezzando l’industria per prepararsi alla smart mobility.

Auto connesse: un futuro anti hacker

Il futuro della mobilità sarà smart, quindi le auto saranno connesse tra di loro e con le strutture che incontreranno sul loro percorso: inoltre, la rete wireless all’interno dei veicoli consentirà ai passeggeri di connettersi con altri dispositivi.

Nel 2016 le auto connesse sono state 37 milioni e le stime prevedono che entro il 2025 il numero salirà oltre i 300 milioni. In uno scenario come questo, la sicurezza è al centro del progresso, poiché come i computer e i cellulari, anche le auto saranno a rischio malware, come è stato messo in evidenza dalla falla di Meltdown e Spectre.

Ecco come si sta attrezzando l’industria automobilistica, che si appoggia sempre di più a quella tecnologica.

Smart mobility: il rischio delle auto connesse

Per le strade di tutto il mondo, entro trent’anni, viaggeranno non solo veicoli ma anche milioni di dati: per preservare questi, sono allo studio sistemi di sicurezza che abbiano standard elevati per tutti i costruttori, adattabili ai diversi dispositivi e alle reti.

Oltre ai recenti bug, il mondo dell’automobile è già stato vittima di hacker, come la Jeep Cherokee del 2015, o la Tesla Model S del 2017 che sono state controllate da remoto nelle loro funzioni principali, come freni e chiusura centralizzata.

Il rischio delle auto connesse è molto alto, perché se viene corrotto il sistema dell’automobile, vengono coinvolti anche tutti gli altri dati dei dispositivi ad esso connessi, come ad esempio lo smartphone del guidatore.

Smart mobility ma anche sicurezza

Per garantire un futuro smart ma senza problemi, al CES di Las Vegas di questo mese abbiamo visto molte proposte: Fortinet e Renesas hanno dimostrato che è possibile mantenere la rete wireless dell’auto e i controlli principali in sicurezza.

Nel caso di cyberattacchi IPS e DDoS dimostrativi, in che modo FortiOS protegge automaticamente i dati trasmessi da un servizio cloud pubblico al sistema di intrattenimento dell’auto.

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