Anche i software a bordo delle automobili presentano i bug scoperti recentemente che esporrebbero ad attacchi hacker.
Con la tecnologia sempre più presente a bordo, anche le automobili sono esposte al rischio di attacchi hacker. Nel dettaglio, i due bug scoperti recentemente su migliaia di sistemi informatici, chiamati Meltdown e Spectre, si trovano anche sui software che regolano la vita a bordo di molte automobili hi-tech.
Più volte si è parlato di ciò che le automobili saranno capaci di fare un domani grazie alla tecnologia, e di come riusciranno a dialogare con altri veicoli e con infrastrutture. La smart mobility porterà progressi importanti che aiuteranno la vita dei guidatori e la gestione del traffico, ma che porteranno le automobili a rischiare attacchi hacker.
Meltdown e Spectre, auto a rischio bug?
La notizia dei due bug scoperti recentemente ha scatenato tutti i produttori: sembrerebbe infatti che le falle nei sistemi siano presenti in tutti i processori costruiti negli ultimi vent’anni, senza esclusione di apparecchi, sistemi operativi o marchi.
I due tipi diversi di attacchi consentono ai malintenzionati capaci di sfruttare i bug di reperire i dati nelle memorie degli utenti, siano esse contenute in computer fissi, laptop, smartphone, tablet o smarwatch e smart TV.
Tra le macchine a rischio ci sono anche le automobili più moderne, dotate di processori e software capaci di controllare diversi sistemi a bordo, dall’infotainment alla sicurezza. Non solo Intel, che già è molto presente nell’industria automotive, ma anche processori AMD e AMR.
Come proteggere le proprie auto?
Con il progresso tecnologico, le automobili garantiscono più sicurezza a bordo, ma i sistemi informatici possono essere esposti al rischio hacker.
I produttori di software stanno lanciando aggiornamenti dei propri sistemi per riparare i bug e risolvere il problema sulla maggior parte degli apparecchi, quindi chi ha un’auto con avanzati sistemi informatici può scaricare gli aggiornamenti consigliati dalla casa madre, anche se il problema nel mondo delle automobili non è ancora calcolabile.
Il primo caso di questo tipo è avvenuto nel 2015, quando due hacker riuscirono a prendere il controllo del sistema informatico di una Jeep Cherokee, fattore che ha richiesto esperti di sicurezza informatica anche nel mondo automotive, creando una figura professionale prima presente soltanto nel mondo dei computer.
© RIPRODUZIONE RISERVATA