Australia: meta dei cervelli italiani in fuga? Sicuramente molti scelgono di andare a lavorare in Australia, Paese molto gettonato in questa fase di grave crisi economica mondiale, che è riuscito a far aumentare il PIL del 3,6% nel 2012 e a mantenere la disoccupazione al 5,6% (dati dell’Ente del Turismo australiano).
In un’intervista al Sole24Ore David Ritchie, ambasciatore australiano in Italia, ha annunciato la volontà di agevolare la cooperazione tra i due Paesi, tra le università italiane e australiane sono in atto già oltre 180 accordi di cooperazione, nonchè la ricerca e la formazione del capitale umano:
“Ritengo che il ruolo dei nostri due governi sia quello di incoraggiare una reale attività di questi accordi e certamente non intralciarli, celebrarne i successi e pensare a modi in cui si possano sostenere e promuovere ulteriormente tali collaborazioni. Dovremmo anche pubblicizzare la già molto attiva collaborazione che vi è tra di noi, ad esempio l’eccellente collaborazione tra i nostri ricercatori nelle aree più all’avanguardia della ricerca, della scienza e della tecnologia”.
Italiani in Australia: post study work visa
David Ritchie ha espresso il desiderio che i giovani cervelli italiani scelgano come meta dei loro studi l’Australia, andando ad incrementare i 6.500 studenti che hanno già compito questa scelta, avvelendosi del sito www.studyinaustralia.gov.au per visionare tutte le opportunità.
In un precedente articolo sull’Australia abbiamo visto come le due strade che molti seguono per lavorare in Australia sono: visto per vacanza-lavoro e visto per lavoro. A queste se ne è aggiunta una terza: il “post study work visa”, appena introdotto, che permette agli studenti internazionali, che hanno concluso un corso universitario in Australia, di poter restare in loco, lavorando, per un periodo dai 2 ai 4 anni, il che potrebbe essere un forte incoraggiamento per i nostri giovani cervelli.
Australia: scopri l’opportunità che fa per te
Secondo David Ritchie sono circa 60.000 gli italiani che annualmente visitano l’Australia, segno per cui non siamo “troppo lontano”, bensì “molto vicino” e possiamo continuare ad esserlo grazie alle giuste informazioni.
L’Australia sta infatti cercando profili con determinate competenze e l’ambasciatore australiano invita tutti coloro che sono interessati a visitare il sito www.skillselect.gov.au per ottenere tutte le informazioni necessarie.
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