Australia: Aussie sui minimi a 9 settimane sotto 0,93. RBA vuole una moneta debole

Continua la fase discendente del dollaro australiano, che sul forex sta evidenziando una chiara debolezza nei confronti delle major currencies. In particolare il tasso di cambio Aud/Usd è tornato sotto quota 0,93, raggiungendo un’area di supporto giornaliera molto significativa. La ritrovata forza del biglietto verde, le incertezze relative all’andamento dell’economia cinese e la volontà della Reserve Bank of Australia di evitare ulteriori apprezzamenti della moneta domestica stanno favorendo la caduta dell’Aussie, che negli ultimi giorni ha accelerato al ribasso fino a scendere sui minimi delle ultime 9 settimane a 0,9268. La RBA continua a ritenere la propria moneta sopravvalutata rispetto alle altre valute del G-10 e continuerà quindi a perseguire una politica monetaria espansiva.

A inizio agosto scorso i tassi di interesse sono stati abbassati al 2,5% (a fine 2011 erano quasi al 5%), sui livelli più bassi dal 1960, ovvero l’anno di fondazione della RBA. Non viene escluso un nuovo taglio del costo del denaro, ma secondo gli esperti di FCM Italia questa mossa potrebbe avere un effetto opposto sul dollaro australiano. Il broker ritiene che “paradossalmente un futuro taglio dei tassi potrebbe risultare propedeutico a una risalita del dollaro australiano”, in quanto “i rendimenti overnight risultano essere molto vicini ai tassi reali, il che giustificherebbe un acquisto di Aussie per andare a lucrare interessi lontani dallo zero”. Gli analisti di XTB, invece, ritengono che la valuta australiana sia destinata ad un ulteriore deprezzamento nei prossimi mesi.