Aumento capitale Bomi: aderiscono Quaestio e First Capital

Francesca Caiazzo

05/04/2018

05/04/2018 - 14:37

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Bomi: Quaestio e First Capital aderiscono all’aumento di capitale deliberato dalla società quotata all’Aim e si impegnano per 3,5 milioni complessivi.

Aumento capitale Bomi: aderiscono Quaestio e First Capital

Sono due gli azionisti ‘significativi’ che hanno fornito garanzia a sottoscrivere l’aumento di capitale di Bomi Italia.

Il Consiglio di Amministrazione della società quotata sull’Aim e operante nella logistica e nella gestione di prodotti ad alta tecnologia per la tutela della salute, aveva deliberato di recente di proporre all’Assemblea straordinaria un aumento del capitale sociale a pagamento.

A rispondere positivamente, fa sapere oggi Bomi, sono state Quaestio Capital Management e First Capital, che si impegnano per 3 milioni e mezzo complessivi.

La capitalizzazione

Bomi Italia, quotata sull’Aim dal 2015 con un valore iniziale del titolo pari a 2,74 euro, attualmente capitalizza 48 milioni di euro.
A fine marzo, come detto, la società ha deciso di proporre un aumento di capitale fino a 4,99 milioni

“finalizzato al reperimento di nuove risorse finanziarie da destinare al perseguimento degli obiettivi strategici e di crescita della società e del suo business. In particolare, attraverso l’Aumento di Capitale, il Gruppo Bomi intende dotarsi di mezzi finanziari per proseguire la propria strategia di crescita e di sviluppo”

era stato spiegato in una nota.

L’aumento di capitale, inoltre, prevede l’emissione di massimo 1,7 milioni di nuove azioni prive di indicazione del valore nominale espresso ed aventi le medesime caratteristiche delle azioni in circolazione.

I due azionisti ‘significativi’

Oggi dunque, la conferma che “gli azionisti significativi” Quaestio Capital Management, sgr del fondo Quaestio Italian Growth Fund e First Capital (società di partecipazioni quotata a sua volta su Aim Italia), dopo aver manifestato interesse per l’operazione, hanno fornito la garanzia di sottoscrizione rispettivamente per 3 milioni e 0,5 milioni di euro.
Il prezzo massimo di sottoscrizione di ogni azione è di 3 euro.

La società milanese fa sapere inoltre che

“Giorgio Ruini, Marco Ruini, Silvia Ruini e le società Incab & Co Srl, Palmberg International B.V. (socio di maggioranza relativo della società) e Exential Consulting Srl hanno convenuto la cessione a Quaestio Capital Management Sgr (per conto del fondo Quaestio Italian Growth Fund) di tutti i diritti di opzione loro spettanti in occasione dell’aumento di capitale, ad un prezzo per ciascun diritto di 0,032 euro”.

Quaestio - che ad oggi detiene il 7,16% - dunque, diventerà azionista rilevante con una quota di capitale rafforzata, in seconda posizione rispetto all’attuale primo azionista, che resterà Incab & Co con il 49,65% e seguito dal terzo, First Capital, che oggi ha in mano il 5,79% mentre è flottante il restante 37,39%.

Bomi ricorda infine che

“il buon esito dell’offerta in opzione per la restante parte del predetto aumento di capitale è garantito da BPER Banca S.p.A.”.

Bomi Italia cresce in Italia

A fine gennaio, Bomi Italia – proseguendo la propria strategia di consolidamento in Europa - ha perfezionato l’acquisizione di De salute Srl, società con sede in provincia di Cremona e operante nella logistica e nei servizi a valore aggiunto per il settore Healthcare.

La società, inoltre, nel 2017 ha registrato un incremento del 17% sul valore della produzione che si attesta a 117,9 milioni di euro con ebitda adjusted di 11,3 milioni e aumentato del +29%.

Ha superato del 58% le previsioni del piano 2017-2019, il risultato netto di competenza che ha raggiunto quota 2,1 milioni mentre la posizione finanziaria netta è negativa per 25,6 milioni.

A Piazza Affari, dopo aver perso il 7,1%, il titolo oggi continua a scivolare verso il basso e al momento della scrittura sta cedendo lo 0,96% e viene scambiato a 3,11 euro.

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