In queste ore ancora drammatiche, tra nuove minacce terroristiche e la conta dei morti di Parigi, si alternano le reazioni dei leader politici italiani. Ecco tutte le dichiarazioni.
Il dopo attentato di Parigi è drammatico per la Francia, per l’Europa e, forse, per tutta l’umanità.
In Italia si registrano le dichiarazioni dei vari leader politici da Matteo Renzi a Matteo Salvini, quest’ultimo subito protagonista di un durissimo botta e risposta con gli utenti di Facebook.
Mentre il PD e Matteo Renzi chiamano alla responsabilità tutte le forze politiche, il centrodestra è una pentola in ebollizione: dal titolo fascista di Libero sino a Maurizio Gasparri di Forza Italia che dichiara guerra aperta all’Islam.
Ecco le reazioni della politica italiana all’attentato di Parigi di questa notte.
Attentato Parigi, Matteo Renzi invoca la responsabilità delle forze politiche
Il premier Matteo Renzi è intervenuto questa mattina da Palazzo Chigi in conferenza stampa.
Il premier e segretario PD ha espresso tutta la vicinanza del popolo italiano al popolo francese, invocando allo stesso tempo la responsabilità di tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione.
Il timore, neanche troppo nascosto, è che l’attentato di Parigi possa provocare reazioni populiste ed estremiste (timore purtroppo fondato date le dichiarazioni rese dai vari leader politici, soprattutto di centrodestra, nelle ore successive).
Renzi ha inoltre annunciato l’impegno dell’Italia nella messa in sicurezza di tutti i punti sensibili.
Reazioni improntate al senso di responsabilità istituzionale ed al cordoglio sono state espresse anche dagli esponenti del M5S e del NCD.
Scomposte, invece, le reazioni del centrodestra italiano.
Attentato Parigi, rivolta social su Matteo Salvini
Nei primissimi minuti successivi alla notizia di un possibile attentato dinamitardo a Parigi, il primo e più veloce politico ad intervenire tramite Facebook è stato Matteo Salvini:
"Attentati e sparatorie a Parigi, 26 MORTI, feriti e ostaggi.
Purtroppo ho un timore: TERRORISTI ISLAMICI???
Se così fosse, subito controlli a tappeto, blocchi ed espulsioni!!"
La reazione social è stata furibonda: "Sciacallo!", è questo il termine più ricorrente nella bacheca del Matteo Salvini leader politico che, a pochi minuti da quello che si rivelerà uno degli attentati più cruenti della recente storia europea, invece di esprimere cordoglio o, quantomeno, cercare di capire cosa è successo, inizia a sparare a zero contro l’ISLAM.
Nei post successivi, e sino a pochi minuti fa, stesso leitmotiv con Salvini che attacca a testa bassa e migliaia di utenti esterrefatti per la brutalità delle parole leghiste.
Attentato Parigi, Forza Italia e Gasparri dichiarano guerra all’ISIS
Non è da meno la reazione di Maurizio Gasparri e di Forza Italia.
Il senatore romano, addirittura, si spinge fino a pubblicare un post in cui dichiara la necessità di una vera e propria guerra nei confronti dell’ISLAM:
"A Parigi islamici uccidono urlando Allah è grande. L’Isis rivendica. Domani dovrebbero alzarsi in volo aerei italiani, americani, francesi, russi, tedeschi, inglesi e di ogni paese, per radere al suolo il cosidetto stato islamico. Schiacciare i terroristi come scarafaggi, chiudere le frontiere, mettere sotto controllo tutti gli islamici in circolazione. Siete d’accordo? Basta terrorismo islamico."
Come nel caso di Salvini, gli utenti di Facebook hanno fortemente stigmatizzato le dichiarazioni di un membro delle istituzioni che, anche in questo caso, non si preoccupa di dare condoglianze o esprimere solidarietà ma utilizza come uno sciacallo delle notizie drammatiche (peraltro ancora da definire in diversi aspetti).
Attentato Parigi, querelato il quotidiano LIBERO
Sempre nel centrodestra, fronte media di partito, è durissimo il titolo di apertura di Libero quotidiano di questa mattina: "Bastardi Islamici".
Immaginate se dopo gli attentati commessi da qualche imbecille italiano qualche anno fa in Germania, i giornali tedeschi avessero titolato: "Bastardi Italiani". Cosa avreste pensato?
Questa mattina è arrivata la prima querela al quotidiano di centrodestra da parte del giornalista Tommaso Notarianni, organizzatore del presidio milanese di solidarietà alla Francia.
La querela è indirizzata a Maurizio Belpietro (direttore di Libero) e "tutte le persone che si riterranno responsabili". La denuncia querela è stata fatta sulla base dell’articolo 403 del codice penale (offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone) e della legge 205/1993 che disciplina le norme sulla discriminazione religiosa, etnica e razziale.
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