Argento, segnale di forza dopo il breakout di 16$

Nicola D’Antuono

8 Ottobre 2015 - 19:30

Buon momento per l’argento, che è in forte recupero dai bottom annuali di area 14$. La quotazione è andata oltre i 16$, ma può ancora migliorare nei prossimi giorni

Argento, segnale di forza dopo il breakout di 16$

Ieri l’argento ha messo a segno un nuovo movimento bullish di breve periodo, che ha spinto la quotazione fin sopra 16$ l’oncia, ovvero il massimo più alto da fine giugno scorso. Il rally del metallo grigio è stato finora più consistente di quello dell’oro (che si è spinto fin sopra 1.150$/oz.) e a questo punto ci si chiede se sia solo un trend rialzista dettato da fattori speculativi di breve termine oppure se sia in corso un bullish trend emergente in grado di realizzare solide basi per un futuro sempre più roseo. Al momento appare difficile ipotizzare una ripresa duratura, considerando che le materie prime restano pur sempre inserite all’interno di un robusto trend discendente di medio-lungo periodo.

Tuttavia, se gli esperti della banca di investimento danese Saxo Bank dovessero avere ragione, il prossimo anno dovrebbe essere quello del riscatto per le commodity dopo una lunga fase di ribassi. L’argento, che nella primavera del 2011 era a quasi 50$ l’oncia, è stata una delle materie prime più colpite. Sul finire di agosto la quotazione è scesa fin sotto 14$ l’oncia, per cui dai top di quattro anni fa è avvenuto un vero e proprio tracollo nell’ordine del 250%. L’argento ha pagato a caro prezzo l’estrema debolezza dell’altro metallo prezioso, ovvero l’oro, che nello stesso arco temporale ha ceduto quasi il 75% del proprio valore.

Il crollo più consistente dell’argento viene spiegato con la sua maggiore volatilità media e minore liquidità negli scambi. Oggi la quotazione è in netto recupero dai bottom intraday di area 15,4$, ex resistenza e ora supporto di breve termine. Il flash crash ha spinto i trader ad aumentare l’esposizione lunga sul metallo, tanto che i prezzi si sono già riportati in area 15,8$. Il breakout dei 16$ resta un segnale di forza, che andrebbe comunque confermato con una chiusura settimanale al di sopra di questo livello tecnico. Appare possibile, però, un ulteriore allungo verso l’alto, anche fino a quota 17,75$, ovvero il picco di metà maggio scorso.

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