Come aprire un autonoleggio e quanto costa

Money.it Guide

16 Luglio 2025 - 18:29

Aprire un noleggio auto non è difficile, ma occorre rispettare una serie di regole fondamentali, ecco cosa fare e tutti i costi da sostenere.

Come aprire un autonoleggio e quanto costa

L’automobile continua a rappresentare, sia in Italia che a livello globale, il mezzo di trasporto più utilizzato. La sua diffusione è legata principalmente alla comodità, alla flessibilità negli spostamenti e alla possibilità di risparmiare tempo rispetto ad altri veicoli. Secondo l’International Energy Agency (IEA), nel 2023 si contavano oltre 1,45 miliardi di auto circolanti nel mondo, con un trend ancora in crescita soprattutto nei paesi in via di sviluppo.

In Italia, i dati confermano questa tendenza: secondo l’ACI (Automobile Club d’Italia), nel 2023 il parco auto circolante ha superato 40 milioni di veicoli, rendendo l’Italia uno dei paesi europei con la più alta densità di automobili per abitante.

Quindi, l’amore per le auto (o la necessità, in alcune circostanze) da parte degli italiani delinea un contesto potenzialmente favorevole per chi desidera investire nel settore del trasporto privato. Una delle opzioni più interessanti in tal senso è l’apertura di un’attività di noleggio auto, un mercato che, grazie all’aumento della mobilità turistica e alla crescente domanda di soluzioni flessibili rispetto al possesso dell’auto, offre interessanti prospettive di crescita nel medio-lungo periodo.

Ecco, allora, tutte le informazioni essenziali per avviare un’attività di noleggio auto in Italia: come funziona il business, quali sono i requisiti, gli obblighi normativi e gli elementi chiave da considerare per partire con il piede giusto.

Aprire un noleggio auto conviene? Ecco il contesto attuale

Nel 2025, il mercato del noleggio auto in Italia è maturo e più competitivo rispetto agli anni precedenti. Se da un lato la pandemia ha accelerato l’interesse verso soluzioni di mobilità flessibili, oggi il settore si è stabilizzato, favorendo le imprese più strutturate e digitalizzate. La domanda è sostenuta, ma è cambiata la qualità dei servizi richiesti.

Le novità principali del contesto attuale includono:

  • forte spinta verso noleggio di veicoli elettrici o ibridi plug-in, richiesti anche per accedere alle zone a basse emissioni (ZTL e LEZ);
  • diffusione del noleggio flessibile e self-service tramite app (senza personale fisico);
  • crescita del modello «subscription car» (auto in abbonamento mensile con opzioni di cambio veicolo);
  • integrazione con sistemi digitali: prenotazione via web/app, gestione flotte in cloud, apertura dell’auto tramite smartphone;
  • interesse crescente verso micromobilità (scooter, monopattini, bici elettriche) e pacchetti multimodali.

Il mercato richiede quindi imprenditori agili, in grado di combinare tecnologie, attenzione ambientale e flessibilità commerciale.

Di fatto, non basta più aprire una filiale fisica e offrire un tot di utilitarie: l’offerta deve essere a 360° per quanto riguarda mezzi di trasporto, trasparenza, comunicazione e flessibilità smart.

In cosa consiste l’attività di noleggio auto

Se ci si domanda in che cosa consiste l’attività di autonoleggio, la definizione non è difficile da dare.

L’attività di noleggio auto consiste essenzialmente nella stipula di contratti con i clienti finali per l’utilizzo temporaneo di veicoli, con o senza conducente.

Nelle grandi città, nelle aree nelle quali i collegamenti con i mezzi di trasporto sono difficoltosi e nei luoghi nei quali l’attività turistica è fiorente, i servizi di noleggio auto, scooter e quant’altro rappresentano una attività imprenditoriale con margini di guadagno quasi certi. Infatti, con l’acquisizione di un parco mezzi vario e ricco - che prevede anche la presenza di furgoni e mini-van - l’attività può diventare in breve tempo un punto di riferimento non solo per i cittadini del luogo, ma anche per chi proviene da fuori.

E la «transizione tecnologica» è un processo che sta investendo in maniera potente e repentina anche questo settore. Accanto alla tradizionale formula con personale e parco mezzi fisico, infatti, si stanno affermando modelli «contactless», con flotte accessibili tramite codici QR e app dedicate. L’attività si sposta progressivamente anche su piattaforme digitali, riducendo i costi fissi e ampliando l’utenza potenziale.

Potenzialmente, si potrebbe pensare persino di acquistare un parco mezzi, metterlo su strada e, tramite una procedura totalmente digitale, gestire i noleggi senza nemmeno dover incontrare e «contrattare» con i clienti. In questo modo ci si occupa, di fatto, «solo» della manutenzione (di veicoli e piattaforme utilizzate), della contabilità, della comunicazione e degli investimenti. Un lavoro completamente differente rispetto a quello che imponeva il settore fino a qualche anno.

Ovviamente, ai fini di una florida attività di noleggio auto, vale la pensa considerare con attenzione il genere di clienti a cui si vuole mirare, creando un’offerta di veicoli - ed economica - su misura per le loro esigenze ed interessi. Ciò nella evidente finalità di mettere in piedi un’attività in grado di coprire quanti più utilizzi finali possibili: dal trasporto persone e merci, alle cerimonie ed eventi specifici.

Noleggio auto: a breve o a lungo termine, le differenze

Le differenze tra noleggio a breve e lungo termine sono sempre rilevanti anche oggi.

  • Il noleggio a breve termine copre periodi da poche ore a qualche giorno ed è ideale per turisti, clienti business occasionali, famiglie o eventi speciali.
  • Il noleggio a lungo termine, invece, è scelto da aziende e professionisti, ed è oggi anche molto richiesto da privati che preferiscono formule «tutto incluso» con durata variabile da 12 a 60 mesi.

Da notare che oggi si parla sempre più di noleggio in abbonamento (il già citato subscription car), che unisce la flessibilità del breve termine ai vantaggi economici del lungo periodo. Anche il car sharing aziendale e il noleggio a ore con gestione full digital sono molto richiesti.

Va comunque ricordato che i costi di noleggio, sia a breve che a lungo termine, includono sempre quelli di manutenzione, assicurazione, assistenza stradale, tassa di proprietà, ma anche la gestione di ogni possibile incidente. Questo è un aspetto molto interessante per il cliente.

Come aprire un noleggio auto? I requisiti per avviare un’attività

Se ci focalizziamo sui requisiti necessari per iniziare questo tipo di attività imprenditoriale, è opportuno segnalare la flessibilità a cui la stessa è legata. Vero è, infatti, che non serve un’esperienza specifica in campo automobilistico e non sono obbligatori titoli di studi ad hoc o una formazione specifica in ambito tecnico.

Attenzione però, perché in linea generale, per avviare l’attività di autonoleggio è necessario rispettare i seguenti requisiti:

  • possesso di patente di guida;
  • attestazione di una fedina penale pulita;
  • iscrizione alla Camera di Commercio (Registro delle Imprese);
  • mancanza di anteriori procedure fallimentari;
  • mancanza di condanne penali;
  • disponibilità di autorimessa o un parco auto;
  • contratto che indichi con limpidezza le condizioni del servizio offerto e le responsabilità di entrambe le parti in ipotesi di incidenti, furti, guasti dell’auto ecc.;
  • obbligo di assicurare i mezzi di trasporto noleggiati;
  • obbligo di regolari manutenzioni e revisioni;
  • locali tenuti a norma di legge, con il nulla osta dell’Asl;
  • invio al Comune della planimetria dei locali e i dati di tutte le vetture adibite al noleggio auto.

Non solo. Se l’attività include noleggio con conducente (NCC), è ancora necessaria una licenza rilasciata dal Comune, soggetta a selezione pubblica.

Inoltre, dal 2023 sono state introdotte agevolazioni per flotte elettriche e obblighi specifici nelle ZTL verdi per i mezzi non a basse emissioni. Alcuni Comuni richiedono una percentuale minima di veicoli elettrici o ibridi per ottenere l’autorizzazione all’attività.

Gli elementi chiave per il successo dell’autonoleggio

La scelta della posizione resta cruciale, ma è ormai imprescindibile disporre di:

  • un sito web aggiornato con motore di prenotazione smart;
  • un’app mobile funzionale per gestione autonoma del noleggio;
  • servizio clienti attivo su più canali (telefono, WhatsApp, chatbot);
  • una presenza online efficace, con gestione SEO e social media.

Infine, puntare su sostenibilità (flotta green) e digitalizzazione dei processi rappresenta il vero vantaggio competitivo oggi. Sempre più utenti scelgono fornitori che offrono comodità, velocità e attenzione all’ambiente.

Quanto costa aprire un autonoleggio?

Analizzare in dettaglio i costi iniziali è fondamentale prima di intraprendere l’apertura di un autonoleggio. L’investimento complessivo per avviare questa attività oggi varia considerevolmente in base alle dimensioni dell’impresa e alle strategie adottate.

I costi iniziali

Per un’attività di piccole dimensioni con 5-10 veicoli, l’investimento minimo si aggira intorno ai 150.000 euro. Questo importo può salire fino a 500.000 euro per flotte più grandi o con veicoli di fascia superiore. La parte più consistente dell’investimento, circa il 60-70% del budget totale, è destinata all’acquisto dei veicoli.

L’acquisto diretto dei mezzi rappresenta l’opzione più costosa, richiedendo circa 100.000 euro per una decina di auto. Inoltre, per una location adeguata con buona visibilità e posizionamento strategico sono necessari ulteriori 100.000 euro, considerando affitto, utenze, allestimento e arredi.

Esistono, tuttavia, alternative per ridurre l’investimento iniziale. Il leasing finanziario richiede un anticipo di 20.000-50.000 euro con canoni mensili di 150-300 euro per veicolo. Il noleggio a lungo termine prevede depositi di 5.000-15.000 euro e canoni di 450-800 euro mensili. Particolarmente vantaggioso risulta il franchising, che riduce l’investimento a circa 20.000 euro.

Altre voci di costo comprendono:

  • licenze e permessi: 500-5.000 euro
  • assicurazioni: 800-3.000 euro per veicolo all’anno
  • software gestionale: 200-500 euro mensili o 3.000-5.000 euro per l’acquisto
  • marketing iniziale: 2.000-10.000 euro
  • attrezzature e infrastrutture: 5.000-15.000 euro

È fondamentale prevedere anche una riserva di liquidità per i primi 6-12 mesi di attività, pari a circa 20.000-50.000 euro. Questa riserva, corrispondente al 15-20% dell’investimento totale, serve per gestire imprevisti e stagionalità.

Per finanziare l’apertura di un autonoleggio, generalmente viene consigliato un mix tra capitale proprio (circa il 30%, equivalente a 30.000-45.000 euro) e finanziamenti esterni come prestiti bancari, leasing operativo o accordi di franchising.

Ma quanto costa, invece, aprire un autonoleggio di lusso? L’investimento sale notevolmente, potendo superare i 500.000 euro a causa del maggior costo unitario dei veicoli premium e delle aspettative più elevate in termini di qualità del servizio e dell’infrastruttura.

Costi fissi mensili di gestione

La gestione mensile di un’attività di autonoleggio comporta spese fisse considerevoli che devono essere accuratamente pianificate.

Per un autonoleggio di medie dimensioni con una flotta di 10-20 veicoli, i costi fissi totali mensili oscillano generalmente tra 20.000 e 35.000 euro.

L’affitto dei locali rappresenta una delle voci più significative, con importi che variano notevolmente in base alla posizione geografica. Nelle zone turistiche o nelle città principali, questa spesa può raggiungere i 6.000 euro mensili, mentre in aree meno centrali si attesta intorno ai 1.500 euro.

L’assicurazione dei veicoli costituisce un altro costo imprescindibile, con cifre che mediamente variano tra 1.000 e 3.000 euro al mese per una flotta di 10-20 veicoli. Inoltre, la manutenzione ordinaria e straordinaria richiede un budget mensile compreso tra 1.000 e 2.500 euro, variabile in base all’età e alla tipologia dei mezzi.

Il personale rappresenta indubbiamente la voce più onerosa, con spese che possono oscillare tra 12.000 e 20.000 euro mensili. Per un’attività di medie dimensioni, le figure essenziali includono il responsabile della flotta, il personale di servizio clienti e gli addetti alle prenotazioni.

Anche il marketing richiede investimenti costanti, con costi che si aggirano tra 500 e 2.000 euro al mese per mantenere visibilità e attrarre nuovi clienti. A questi si aggiungono le spese per licenze e permessi (300-1.000 euro mensili), software gestionali (100-500 euro mensili) e utenze come energia elettrica, acqua e internet (500-1.500 euro mensili).

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