Aprire un negozio online: come fare e quali sono i costi

Claudio Garau

25 Ottobre 2021 - 07:00

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Aprire un negozio online potrebbe rivelarsi una scommessa imprenditoriale vincente, ma occhio alle regole da rispettare e ai fattori che influiscono sui costi.

Aprire un negozio online: come fare e quali sono i costi

Oggigiorno lo shopping su Internet è sempre più diffuso e, a seguito della pandemia che ha portato alle restrizioni agli spostamenti e al connesso lockdown, molte più persone rispetto al passato si sono avvicinate al cd. e-commerce.

Insomma le prospettive di costruire un’attività fruttuosa dal punto di vista dei guadagni ci sono, ma è pur vero che occorre fare i conti con una concorrenza agguerritissima. Bisogna cioè considerare una pluralità di aspetti che attengono a come aprire un negozio online: dalla parte burocratica a quella inerente i costi, c’è molto da tenere in considerazione prima di avventurarsi in questo percorso imprenditoriale.

Di seguito intendiamo offrire una sintetica guida per capire cosa è opportuno sapere prima di aprire un negozio online, in modo da non farsi trovare impreparati sul piano pratico e non rischiare di buttare via del tempo o, peggio ancora, del denaro.

Aprire un negozio online: il contesto di riferimento

Aprire un negozio online è molto frequente nel 2021 e c’è da pensare che il trend continuerà a essere positivo anche per i prossimi anni. Infatti, una tale soluzione imprenditoriale consente la comodità di gestire l’attività con costi tutto sommato esigui, ma anche assicura la possibilità di lavorare senza obbligatoriamente avere un negozio fisico. Pertanto l’imprenditore dell’e-commerce ha più libertà rispetto al negoziante tradizionale, potendo contare su un mercato più ampio e globalizzato.

Dare una definizione di negozio online, o e-commerce, non è complicato: ci riferiamo infatti a un’attività di compravendita di beni e servizi che include delle transazioni di denaro tramite la connessione al web.

Un vantaggio che subito balza all’occhio è rappresentato dal fatto che l’attività è aperta 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, inclusi i festivi. Non vi sono riposi, né ferie per il negozio online, che risulta aperto tutto l’anno (salvo interventi di manutenzione al sito).

Senza contare poi che la tipologia di merce messa in vendita sul web è davvero enorme, e i prezzi dei prodotti del negozio di e-commerce sono non di rado inferiori rispetto a quelli applicati nei negozi fisici. Elevata è infatti la concorrenza degli altri operatori presenti nel web e, soprattutto, minori sono i costi fissi: pensiamo all’assenza dei dipendenti addetti alla vendita oppure della bolletta della luce.

Aprire un negozio online: prodotto, dominio, hosting

Per quanto riguarda i primi step mirati ad aprire un negozio online, non possiamo non notare che serve individuare il prodotto che si vuole vendere con l’e-commerce. Superfluo ricordare che per trovare i migliori prodotti da vendere sul web, bisogna avere una visione strategica.

Insomma, il futuro venditore digitale deve o dovrebbe trovare una nicchia di mercato, una serie di prodotti alla moda o difficili da trovare in store e e-commerce molto noti come Amazon. Ma ovviamente quella del prodotto, è una scelta che è e resta soggettiva.

In particolare, colui che vuole avviarsi a questo percorso imprenditoriale, deve sapere che va scelto e acquistato un dominio. Per ’dominio’ si intende il nome della attività da mettere in piedi, così come appare nella barra di ricerca del browser, ossia quella che è chiamata ’url’. Opportuno scegliere un nome facile da ricordare o comunque semplice, in modo che possa fissarsi nella memoria di clienti e utenti in generale.

È poi necessario acquistare un hosting, vale a dire un servizio che permetta a colui che intende aprire un negozio online di posizionare sul web le pagine del sito di e-commerce, facendo sì che l’attività sia raggiungibile con le ricerche da parte degli utenti d’internet.

Occorre inoltre acquistare un e-commerce, ossia quel software ad hoc che consente di proporre e successivamente vendere i prodotti che sono stati messi nel proprio negozio. Queste piattaforme sono assai facili da usare perché includono funzioni assai intuitive e set completi di strumenti mirati alla creazione e gestione del negozio online. Esse si rivolgono anche a coloro i quali sono alle prime armi e non hanno molta esperienza tecnica.

Dal lato burocratico l’apertura di un negozio online elimina tutti gli adempimenti connessi con l’apertura di un classico negozio fisico. Tuttavia, come ora vedremo da vicino, vero è che debbono naturalmente essere rispettate con rigore e attenzione tutte le prescrizioni stabilite dalla legge.

Come aprire un negozio online: quali sono i requisiti da rispettare?

Se l’obiettivo dell’aprire un negozio online vuole essere quello di creare un’attività commerciale seria, continuativa, conosciuta presso il pubblico e soprattutto in grado di garantire dei buoni ricavi, è chiaro che occorrerà pagare le tasse e rispettare le norme di legge valevoli in materia. Anche perché di fatto siamo pur sempre innanzi a un negozio a tutti gli effetti, seppure non fisico, bensì virtuale.

Onde fare chiarezza e mostrare una sintesi circa i requisiti di legge, da rispettare per aprire un negozio online, ecco l’elenco che segue:

  • compimento dei 18 anni;
  • attivazione di un indirizzo PEC, ossia la ben nota posta elettronica certificata;
  • aperture della partita IVA rivolta a questo tipo di attività;
  • scelta della forma giuridica della società titolare del sito di e-commerce (impresa individuale, srl ecc.);
  • iscrizione alla Camera di commercio;
  • presentazione al Comune della Scia, vale a dire una segnalazione certificata di inizio attività.

In particolare, chi intende operare come imprenditore dell’e-commerce deve ricordare che è tenuto sempre a richiedere la Partita IVA all’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate. A seguito di ciò, sarà possibile fare domanda per l’iscrizione alla Gestione commercianti dell’Inps o, se l’attività di vendita con negozio online non è quella prevalente, alla Gestione separata. Attenzione però: la partita IVA non sarà da aprire se l’attività di commercio online è svolta in modo occasionale ed i ricavi non superano i 5.000 euro.

Rileva particolarmente la cd. Comunicazione Unica, con la quale colui che intende aprire un negozio online, può adempiere agli obblighi di apertura delle posizioni Inps/Inail, presso la Camera di Commercio e infine verso l’Agenzia delle Entrate. In virtù della Comunicazione Unica si possono compiere contemporaneamente tutti i restanti adempimenti di ambito fiscale, assicurativo e contributivo. Si tratta insomma di una significativa semplificazione burocratica: la presentazione della Comunicazione Unica può essere fatta online, direttamente dal titolare dell’attività, se in possesso di una firma elettronica (portale web ComUnica). Altrimenti, sarà necessario avvalersi di un commercialista o altra figura competente.

Alla comunicazione citata va allegata l’autocertificazione in cui il neo-imprenditore del web dichiara di possedere i requisiti morali e professionali richiesti dalla legge.

Come aprire un negozio online: quali sono i costi?

Sopra abbiamo accennato al fatto che il commercio online è molto facile da avviare e da gestire e non implica un consistente investimento di base. L’interessato non deve neanche investire in anticipo per comprare la merce da destinare al magazzino.

In linea generale i costi di gestione dell’attività sono bassi e non comportano spese di affitto, personale ed utenze varie.

Per avere un’idea di massima circa il prezzo reale di un e-commerce, è doveroso valutare tutte le fasi che precedono e seguono la creazione del sito. Insomma, prima di aprire il negozio online, occorre scegliere con attenzione quali prodotti o servizi vendere e aver ben chiaro il progetto da attuare e il mercato di inserimento. Altresì importante è il profilo della logistica e delle spedizioni, e anch’esso va considerato per fare delle previsioni sui costi.

Chiaramente sul piano dei costi, non è possibile stabilire delle cifre a priori valide per tutti. Si può semplicemente consigliare di essere realisti e pragmatici, focalizzandosi su un budget iniziale proporzionato. In un secondo tempo, una volta entrati dentro il mercato, si potrà valutare con maggior lucidità se fare ulteriori investimenti e in che misura.

Chiaro che una parte del budget dovrà comunque essere destinata alla promozione e pubblicità del negozio online, in modo da informare il pubblico della sua presenza.

Potrebbe rivelarsi utile rivolgersi ad un team di esperti, per offrire ai propri clienti un’esperienza lineare e magari invogliarli maggiormente all’acquisto, invece che realizzare il sito web internamente. In particolare, un’agenzia di sviluppo e-commerce può gestire tutti gli aspetti del sito web. Pensiamo ad esempio alla visualizzazione dei prodotti, all’elaborazione degli ordini, ma anche all’inventario, alla logistica e ai servizi di pagamento.

Concludendo, se è vero che rispetto a un negozio fisico tradizionale, l’iter per aprire un negozio online appare meno burocratizzato, è altrettanto vero che ci sono regole di legge da rispettare e conoscere e aspetti pratici che non vanno assolutamente tralasciati.

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