Analisi materie prime: l’oro deve affrontare un duro ostacolo a 1.307 dollari l’oncia

Ufficio Studi Money.it

25 Maggio 2018 - 10:55

Prima di poter dichiarare finita la fase di sell che ha coinvolto l’oro la scorsa settimana le quotazioni dovrebbero ricoprire completamente l’estensione della candela marubozu del 15 maggio scorso

Analisi materie prime: l’oro deve affrontare un duro ostacolo a 1.307 dollari l’oncia
Valori
Ultimo prezzo 1304,74
Variazione 0,01%
Max (52 settimane) 1366,15
Min (52 settimane) 1204,90
Indicatori
MM200 1307,73
RSI 14 46,38
MACD -8,17
Performance
1 settimana 0,90%
1 mese -1,39%
3 mesi -2,17%

Sedute contrastate per il mercato spot dell’oro. Le quotazioni del metallo giallo hanno infatti generato un segnale di allerta con la candela ribassista disegnata martedì 15 maggio scorso, seduta in cui sono stati infranti, contemporaneamente, i supporti statici a 1.307 dollari per oncia, quelli psicologici a 1.300 dollari e la media mobile a 200 periodi.

Il segnale è stato forte, tuttavia il mercato sembra aver assorbito il colpo grazie ad una fase di accumulazione che si è venuta a creare sul supporto dinamico di lunghissimo periodo, tracciato con i minimi di dicembre 2015 e 2017. Anche se il rialzo messo a punto dall’oro nella seduta di ieri sembra orientato al completamento del pullback dell’ex supporto statico a 1.307 dollari e della media mobile a 200 periodi, la struttura della base costruita a 1.288 dollari per oncia appare buona.

Come detto, ora che l’ostacolo principale è individuabile sull’ex supporto statico, ora resistenza, di area 1.307 dollari un buon segnale per una prosecuzione del rialzo si avrebbe con il superamento del massimo della candela marubozu di estensione ribassista disegnata il 15 maggio scorso a 1.314,91 dollari. Una violazione al rialzo in tal senso potrebbe portare le quotazioni fino alla successiva resistenza stimata a 1.325 dollari, per poi in un secondo momento approdare a 1.335 dollari.

Dal punto di vista operativo l’operatività long di breve-medio periodo potrebbe essere impostata con un’entrata 1.310 dollari per oncia, operando con size basse si può lasciar spazio al movimento e tenere uno stop largo, nell’intorno di 1.297 dollari. Infatti quest’ultimo livello di prezzo, se toccato, potrebbe favorire la ricomparsa dei venditori sul del metallo prezioso. Per questa strategia l’obiettivo principale è 1.325 dollari e quello finale 1.335 dollari.

Volendo invece avviare strategie di posizione per il lungo periodo l’impostazione di fondo del metallo giallo al momento fornisce evidenze ribassiste. L’attuale fase di distribuzione potrebbe esser utile per aprire strategie short a fra i 1.307 e i 1.325 dollari, con stop a 1.330 e target a 1.288 e 1.280 dollari.

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