Ana Bettz: chi è la cantante e proprietaria della Maxpetroli accusata di aver favorito la camorra

Alessandro Gregori

9 Aprile 2021 - 12:40

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Anna Bettozzi, in arte Ana Bettz, è accusata di aver favorito la camorra ricevendo finanziamenti per la sua società, la Maxpetroli. Agli atti dell’indagine 700mila euro nascosti in uno stivale a coscia alta e le telefonate con Gabriel Garko

Ana Bettz: chi è la cantante e proprietaria della Maxpetroli accusata di aver favorito la camorra

Ana Bettz è il nome d’arte di Anna Bettozzi, cantante e imprenditrice oltre che vedova di Sergio Di Cesare, morto tre anni fa, accusata di avere favorito la camorra, ricevendo finanziamenti occulti riciclati nella sua società, la Maxpetroli, nel frattempo diventata Made Petrol Italia.

Ana Bettz: chi è la cantante e proprietaria della Maxpetroli accusata di aver favorito la camorra

Anna Bettozzi ieri è stata destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip nell’ambito del filone romano dell’inchiesta Petrol-Mafie Spa, condotta in collegamento tra le procure di Roma, Catanzaro, Reggio Calabria e Napoli. Nella mattinata di ieri, subito dopo le notifiche, è stata ricoverata in ospedale per un malore.

Nella maxi inchiesta agli indagati vengono contestate, a vario titolo accuse che vanno dall’associazione per delinquere costituita per la commissione di plurimi reati tributari, illecita commercializzazione di prodotti petroliferi, riciclaggio e autoriciclaggio, anche al fine di agevolare le attività di associazioni di tipo mafioso.

Ana Bettz è vicina di casa in Sardegna di Silvio Berlusconi e secondo le carte dell’inchiesta frequentava molte terrazze di Roma Nord. Nella sua carriera da cantante ha pubblicato un paio di dischi e ha cantato in alcune feste dell’ex presidente del Consiglio. L’11 marzo del 2019 è stata fermata dalla Guardia di Finanza a Ventimiglia. Le fiamme gialle hanno trovato nella sua Rolls Royce 300mila euro in contanti nascosti in uno stivale a coscia alta. Poche ore più tardi i finanzieri hanno scoperto in una cassetta di sicurezza dell’Hotel Gallia di Milano altri 1,7 milioni di euro.

La storia di Anna Bettozzi comincia quando l’azienda che eredita da Di Cesare comincia a navigare in cattive acque e ha bisogno di liquidità. Secondo le indagini la trova tramite un certo Alberto Coppola, conosciuto su Facebook e diventato tramite per metterla in collegamento con il clan Moccia e con i Casalesi. Grazie ai loro finanziamenti il fatturato della Maxpetroli cresce arrivando da 90 a 370 milioni di euro in tre anni.

Ana Bettz alias Anna Bettozzi: la storia dell’indagine sulla Maxpetroli

Nelle carte dell’inchiesta Anna Bettozzi viene indicata come il capo del sodalizio criminale che ruotava intorno alla Maxpetroli. I magistrati della Dda di Roma l’hanno fatta arrestare insieme alla figlia Virginia Di Cesare, che ha ottenuto gli arresti domiciliari. L’indagine ha smascherato un vasto giro di riciclaggio e autoriciclaggio e ripetute frodi nel settore degli oli minerali e delle accise. Alla fine sono arrivati 56 arresti, 15 fermi ed il sequestro di beni per quasi un miliardo di euro.

Alcuni dei personaggi emersi nelle inchieste di Roma e Napoli sono stati intercettati anche dalle Dda di Catanzaro e Reggio Calabria, che stavano indagando autonomamente sulle frodi nel settore petrolifero in cui erano impegnate le principali cosche del vibonese e quelle della piana di Gioia Tauro. La ’ndrangheta, però, non sembra volesse accontentarsi solo delle truffe sulle accise ma puntava ancora più in alto.

Gli investigatori hanno avuto modo di monitorare un incontro, svoltosi in un’osteria di Vibo Valentia, alla quale era stato invitato, accompagnato dall’interprete e da due broker lombardi, un rappresentante della Kmg, la più grande industria estrattiva di gas e petrolio del Kazakistan. L’obiettivo era creare un attracco per petroliere nel porto di Vibo Marina per scaricare il petrolio nei depositi di un imprenditore del posto.

Ana Betz e la storia dei soldi in nero a Gabriel Garko

Nell’indagine, non indagato, c’è anche l’attore Gabriel Garko. I due erano stati fotografati insieme a Roma e, soprattutto, intercettati quando a lui era stata proposta della pubblicità per l’azienda. Secondo gli inquirenti Garko è stato pagato in nero, o meglio è lui stesso che lo fa notare a Bettozzi in una telefonata finita nel fascicolo l’indagine. La sera del 28 febbraio 2019 i due sono al telefono e l’attore è arrabbiato: «Si era parlato del contratto in un certo modo…poi a me è arrivato un contratto fatto in un altro….il contratto era da 200mila». «E quanto doveva essere?», risponde lei. «Il contratto doveva essere da cento», replica Garko. Che poi precisa: «100 in nero e 100 in fatturato. Il cash prima del contratto».

Il passato di Anna Bettozzi nello spettacolo vanta qualche apparizione al Maurizio Costanzo Show, alcuni singoli incisi e un concerto al teatro Sistina di Roma nel quale, come documentato, nel 1999, si ispirò alle star della musica mondiale con uno show ambizioso ma facendo largo uso di playback. La ricca ex immobiliarista, con una fluente chioma bionda e in pantalone e giacca argentati, intrattenne per circa un’ora i suoi invitati con uno spettacolo che vantava coreografie firmate da Franco Miseria. L’imprenditrice riuscì ad avvalersi della collaborazione di personaggi di primo piano dello show biz, come Kofi, producer di Celine Dion e Cher. ’’Ho tenacia - disse all’epoca regalando un suo calendario sexy come gadget ai presenti - sono del leone, stesso segno zodiacale di Madonna, alla quale mi paragonano’’.

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