Alitalia-Etihad: governo accelera su accordo. Nodo debito verso la soluzione, ma restano gli esuberi

Marta Panicucci

13 Maggio 2014 - 11:49

Dopo un vertice a palazzo Chigi un comunicato annuncia l’intenzione di governo e banche di concludere l’accordo con Etihad. Resta però il nodo dei 1.500-3.000 esuberi

Alitalia-Etihad: governo accelera su accordo. Nodo debito verso la soluzione, ma restano gli esuberi

Un vertice di più di due ore, ieri a palazzo Chigi ha avuto come argomento all’ordine del giorno la trattativa tra Alitalia e Etihad. Dalla riunione con il governo e i vertici aziendali è emersa l’intenzione di accelerare la trattativa con la compagnia araba per arrivare alla firma dell’accordo il prima possibile. Anche le banche creditrici di Alitalia sembrano ben disposte nei confronti della conclusione della trattativa e si mostrano disponibili a chiudere un occhio sul nodo del debito. Restano comunque in ballo i problemi legati agli esuberi e al prezzo del costo del lavoro.

Vertice a Palazzo Chigi
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio ieri ha incontrato il presidente e l’amministratore delegato di Alitalia, Roberto Colaninno e Gabriele Del Torchio. Presente in collegamento telefonico anche il ministro dei trasporti Lupi e alcuni rappresentanti del ministero dell’economia.

Al termine del vertice un comunicato di palazzo chigi annuncia che: "il governo, gli azionisti e le banche creditrici hanno convenuto che la trattativa con Etihad dovrà proseguire e condurre ad un esito positivo. Si tratta infatti di una grande opportunità di sviluppo di un importante marchio italiano e per il Sistema Paese. Sono stati esaminati i differenti aspetti del negoziato e delle richieste avanzate dalla società emiratina".

"Il governo ha invitato il management di Alitalia a continuare la trattativa sulla base delle positive indicazioni espresse oggi da parte degli azionisti e delle banche. Sulla base di ciò nei prossimi giorni ci saranno nuovi importanti contatti tra le due compagnie, Alitalia ed Etihad" conclude il comunicato. Il nodo del debito quindi sembra avviarsi verso la positiva conclusione. Le richieste della compagnia araba verrebbero quindi soddisfatte al 90%, resta però la questione legata al costo del lavoro.

Esuberi
Secondo le dichiarazioni del ministro Lupi la trattativa con i sindacati sarà fatta in un secondo momento. "Certamente saranno convocati anche i sindacati, appena avremo la risposta da parte delle due società, ha spiegato Lupi, precisando che il Governo dovrà vedere il piano industriale, se l’accordo ci sarà, su quello si ragionerà con i sindacati". Per cercare di salvare il lavoro dei 1.500-3.000 esuberi individuati da Etihad il ministero del lavoro potrebbe anche mettere a punto un decreto ad hoc, mentre l’azienda potrebbe replicare quanto fatto nel 2008 chiedendo al ministero la formula 4 anni di cig più tre anni di mobilità.

Infine per andare incontro ulteriormente alle richieste di Etihad, che vorrebbe garanzie sulle pendenze passate della compagnia aerea italiana, Alitalia ha anche messo a punto la proposta di costituire una newco, dove far confluire business e attività e dove far entrare il partner emiratino con una quota del 49%, con un investimento di circa 560 milioni. Debiti e contenziosi pregressi, insieme agli esuberi, resterebbero invece nella old Alitalia.

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