L’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti sull’adempimento collaborativo. Vediamo quali sono gli ultimi aggiornamenti sulla cooperative compliance.
Adempimento collaborativo: quali sono le ultime notizie sul nuovo regime di compliance fiscale?
Da un anno è operativo il regime di adempimento collaborativo che mira ad instaurare un continuo dialogo e una nuova collaborazione tra Fisco e contribuenti di grandi dimensioni per evitare possibili rischi di violazioni normative e prevenire eventuali sanzioni fiscali.
Grazie alla circolare n. 38/E dell’Agenzia delle Entrate vengono esaminate le questioni più rilevanti e risolti i dubbi interpretativi che riguardano l’adempimento collaborativo, la nuova frontiera della compliance volta a realizzare un nuovo modello di collaborazione tra il Fisco e i contribuenti.
Vediamo insieme le ultime novità sull’adempimento collaborativo, quali sono le risposte dell’Agenzia delle Entrate alle domande più frequenti degli addetti ai lavori sul nuovo regime di compliance fiscale introdotto con il Decreto legislativo n.128/2015.
Adempimento collaborativo: chi sono i destinatari?
Il nuovo regime di compliance fiscale introdotto con il Decreto legislativo n.128/2015 consente nella sua prima fase attuativa, di far partecipare all’adempimento collaborativo i contribuenti di grandi dimensioni.
Si tratta di quei contribuenti che hanno un volume d’affari superiore a 10 miliardi di euro, ma possono partecipare anche i contribuenti che hanno aderito al Progetto Pilota anche se hanno ricavi inferiori.
In caso di imprese che hanno presentato istanza di interpello all’Agenzia delle Entrate, non è richiesta alcuna soglia di riferimento se danno esecuzione
alla risposta.
Ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate può escludere dall’adempimento collaborativo i contribuenti che raggiungono un volume di affari inferiore a quello richiesto per tre esercizi consecutivi, escludendo eventuali operazioni di aggregazione o disaggregazione aziendale infragruppo.
Adempimento collaborativo: necessario il sistema di controllo del rischio fiscale
Nella circolare 38/E l’Agenzia delle Entrate specifica che l’adesione al regime di adempimento collaborativo comporta la necessità di adottare sistema di controllo del rischio fiscale.
Il sistema di controllo del rischio fiscale deve essere impostato su una tax strategy che può essere stabilita facendo riferimento alle linee guida OCSE 2016 contenute nel documento “Building better tax control framework”.
Cosa deve contenere la tax strategy?
- la propensione al rischio fiscale dell’impresa;
- i percorsi operativi per posizionare la società su queli livelli di rischio che sono stati individuati.
Adempimento collaborativo: online gli elenchi dei contribuenti
Tutti i nomi dei contribuenti che partecipano all’adempimento collaborativo saranno pubblicati in apposti elenchi online che l’Agenzia delle Entrate aggiornerà periodicamente sul proprio sito ufficiale.
I primi elenchi saranno disponibili già entro la fine dell’anno e conterranno l’elenco di operazioni, strutture e schemi di pianificazione fiscale che violano le norme vigenti.
Attenzione: l’Agenzia delle Entrate può emettere un provvedimento motivato di esclusione dall’adempimento collaboriativo nei confronti dei contribuenti ammessi che perdono i requisiti previsti o non rispettano gli impegni presi con il Fisco.
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