A terra tutti gli F35 della flotta Usa dopo un incidente, sempre più forti i dubbi sul mezzo

Danilo Montefiori

4 Luglio 2014 - 10:43

È da poco ufficiale la comunicazione del pentagono secondo cui tutta la flotta degli F35 Usa, composta da ben 97 esemplari, dovrà rimanere a terra a tempo indeterminato, fino a quando non verranno portati a termine tutti i controlli. A far scattare l’allarme un incendio divampato a bordo di uno dei veicoli lo scorso 23 giugno. L’Italia, con il suo ordine ancora in sospeso, rimane alla finestra in attesa di sviluppi.

A terra tutti gli F35 della flotta Usa dopo un incidente, sempre più forti i dubbi sul mezzo

È da poco ufficiale la comunicazione del pentagono secondo cui tutta la flotta degli F35 Usa, composta da ben 97 esemplari, dovrà rimanere a terra a tempo indeterminato, fino a quando non verranno portati a termine tutti i controlli. A far scattare l’allarme un incendio divampato a bordo di uno dei veicoli lo scorso 23 giugno.

A far riflettere sulla gravità dell’episodio, il coincidente annullamento delle partecipazioni al Farnborough International Airshow e al Royal International Air Tattoo, in Inghilterra, da parte di alcuni mezzi. Secondo fonti del Washington Post non si tratterebbe del primo inconveniente: solo pochi giorni fa, a metà giugno, un pilota si era accorto di una perdita d’olio, costringendo l’aeronautica a fermare le esercitazioni.

Guardando all’Italia, la situazione è ancora incerta. Di sicuro c’è solo l’acquisto di sei veicoli, per gli altri occorrerà attendere il Libro Bianco della Difesa, come annunciato dal Ministro Roberta Pinotti. Nei programmi, ad oggi, c’è l’acquisizione di un massimo di 60 F35 modello A (ovvero a decollo orizzontale) e 30 modello B (a decollo verticale, utili per la portaerei Cavour).

Economicamente, secondo quanto espresso in una intervista dal Generale Domenico Esposito, a capo della direzione armamenti aeronautici, il costo dell’intero programma dovrebbe arrivare fino a un massimo di 14 miliardi di euro dilazionabili in 15 anni. In soldoni, ogni F35 di tipo A costerebbe 74 milioni di euro mentre il prezzo salirebbe a 88 milioni per ogni esemplare di tipo B.

Più in generale, secondo il documento programmatico per le spese presentato dal Ministero della Difesa, fino al 2016 si potranno spendere fino a 13,6 miliardi di euro, più 2 miliardi di contributo del ministero dello Sviluppo Economico ai programmi di riarmo e un altro miliardo per il rifinanziamento delle missioni all’estero, per un totale di 17 miliardi.

Indipendentemente da come finirà la querelle sugli F35 non si può non notare come in un periodo di spending review e “coperta corta” per gran parte dei settori che compongono la pubblica amministrazione la difesa paia risentirne meno. Un risultato che dovrebbe far felice il Ministero e che invece farà sicuramente riflettere sulle priorità del nostro paese.

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