730-2025. Come correggere gli errori sulle criptovalute?

Andrea Amantea

3 Ottobre 2025 - 11:21

Da quest’anno anche se sono stati compilati i quadri W o T è ammessa la chance del 730 integrativo

730-2025. Come correggere gli errori sulle criptovalute?

Da quest’anno diventa più facile correggere con il 730 integrativo eventuali errori commessi nella dichiarazione delle criptovalute sia ai fini della calcolo dell’imposta sostitutiva sulle cripto (IVCA) sia ai fini della corretta indicazione delle eventuali plusvalenze.

Vediamo cosa cambia per chi ha utilizzato il 730 per dichiarare le criptovalute e ora intende correggere eventuali errori.

Dal 2024 le cripto anche nel 730. Correzioni con autonomia limitata

Nel 2024, con l’arrivo del quadro W dedicato al monitoraggio fiscale (nel quale rientrano anche le criptovalute) , le regole per il 730 integrativo erano molto rigide.

Chi commetteva un errore in quel quadro non poteva correggerlo con un semplice 730 integrativo, ma era obbligato a passare dal più complesso modello Redditi Persone Fisiche, anche se la modifica riguardava altre parti della dichiarazione.

In sostanza, il 730 integrativo era ammesso soltanto per correggere i dati del sostituto d’imposta (il cosiddetto integrativo di tipo 2)

Infatti, le istruzioni di compilazione del 730 precisavano che:

in presenza del quadro W o dei righi C16 del quadro C o L8 del quadro L (siano essi presenti nel 730 originario ovvero nel modello che si intende presentare come integrativo) l’integrazione del modello già presentato va effettuata esclusivamente utilizzando il modello REDDITI Persone fisiche 2024 anche se la modifica riguarda dati contenuti in altri quadri del modello 730, salvo nel caso di integrativa in relazione esclusivamente ai dati del sostituto d’imposta (730 integrativo di tipo 2).

Nei fatti, la compilazione del quadro W faceva cadere la possibilità di presentare un 730 integrativo al di là del tipo di errore commesso nella dichiarazione originaria: a favore o a sfavore del contribuente.

730/2025. Più facile correggere gli errori sulle criptovalute

Quest’anno la situazione è diversa ossia pro contribuente.

Nonostante siano stati introdotti nuovi quadri, come:

  • il quadro M per redditi soggetti a tassazione separata, rivalutazione dei terreni e imposte sostitutive,
  • il quadro T per le plusvalenze di natura finanziaria, comprese quelle derivanti dalla compravendita di criptoattività.

La circolare di liquidazione del 730/2025 chiarisce che il divieto generale al 730 integrativo non vale più.

Adesso, il contribuente che con le cripto può aumentare i propri guadagni, può presentare un 730 integrativo anche in presenza di questi quadri (W, M, T e rigo C16 del quadro C), ma a una condizione precisa: la correzione non deve peggiorare la situazione fiscale.

Dunque vale comunque la regola generale che caratterizza da sempre il 730 integrativo.

In pratica, il nuovo 730 integrativo anche in presenza del quadro W o T nella dichiarazione originaria è ammesso quando porta a:

  • un maggior credito,
  • un minor debito,
  • oppure a un’imposta invariata.

Se invece la correzione comporta un risultato meno favorevole per il contribuente, il 730 integrativo non si può usare.

Sarà necessario ricorrere al modello Redditi.

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