5 per mille: tutte le informazioni per fare la scelta giusta

Federico Migliorini

24 Agosto 2015 - 18:37

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Tutte le informazioni per effettuare la scelta del 5 mille nella propria dichiarazione dei redditi.

5 per mille: tutte le informazioni per fare la scelta giusta

L’istituto del 5 per mille permette ai contribuenti italiani di destinare una parte delle loro imposte, al finanziamento di degli enti del terzo settore, siano essi associazioni di volontariato oppure enti di ricerca scientifica.

Secondo la Corte dei Conti il 5 per mille “rappresenta un’apertura di credito nella capacità del privato sociale di farsi interprete di istanze solidali, generali e mutualistiche e un tentativo di introdurre una forma di democrazia fiscale all’interno dell’ordinamento italiano”.

Vediamo adesso di capire cos’è come funziona il 5 per mille e quali scelte hanno fatto gli italiani per la destinazione del loro 5 per mille.

Cos’è il 5 per mille?
Si tratta di una misura di sussidiarietà fiscale introdotto per la prima volta nella Legge Finanziaria per il 2006, ma divenuto misura definitiva soltanto adesso, con l’approvazione della Legge di Stabilità per il 2014 (Legge n. 190/2014). Prevede la possibilità per i contribuenti (solo persone fisiche, non aziende) la possibilità di destinare il 5 per mille dell’Irpef a fini sociali e solidaristici, scegliendo tra diverse tipologie di enti.

5 per mille: a chi è destinato?
Il 5 per mille può essere destinato a: associazioni di volontariato e altre ONLUS come cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’articolo 10, comma 1, lettera a) del D.L. n. 460 del 1997; enti di ricerca scientifica e dell’università; enti di ricerca sanitaria; associazioni sportive dilettantistiche; attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente e ad enti esercenti attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.

Il 5 per mille è una tassa?
Il 5 per mille non è una tassa in quanto non preleva ulteriori somme dalle tasche dei contribuenti, ma si limita a chiedere loro a quale organizzazione vogliono destinare lo 0,05 per cento delle imposte che già comunque sono dovute allo Stato, a cui quindi le casse pubbliche rinunciano. Ogni anno viene utilizzato da circa 6 contribuenti su 10 per circa 400 milioni di euro annui.

5 per mille e 8 per mille: quali differenze?
Il 5 per mille può essere destinato a migliaia di enti privati del non profit, mentre l’8 per mille possono godere solo poche realtà: lo Stato e altre 6 confessioni religiose. La seconda differenza riguarda la cosiddetta “quota inoptata”: nell’8 per mille è trattenuta per la spesa corrente, mentre nel 5 per mille viene distribuita tra i destinatari.

Come viene utilizzato?
Gli enti che percepiscono i fondi devono, a un anno di distanza dall’incasso, redigere un rendiconto da inviare alla Direzione per il volontariato del ministero delle Politiche sociali, che li raccoglie e ne verifica la correttezza. Questo per certificare le somme raccolte e rendicontare il loro effettivo utilizzo.

Quali gli enti più finanziati negli ultimi anni?
Stando ai risultati di una ricerca effettuata da NP Solution, pubblicata nel 2015, i principali enti del terzo settore che hanno goduto di maggiori finanziamenti tramite il 5 per mille sono state:
- AIRC
- EMERCENCY
- FONDAZ. PIEMONTE. RICERCA. CANCRO
- MEDICI SENZA FRONTIERE
- UNICEF
- AIL
- FONDAZIONE SAN RAFFAELE

Come effettuare la scelta del 5 per mille?
All’interno della dichiarazione dei redditi, sia essa il modello 730 o il modello Unico si trova un apposito quadro destinato alla scelta dell’ente a cui destinare il proprio 5 per mille. La scelta dovrà essere effettuata inserendo il codice fiscale dell’ente negli appositi spazi, ai fini della validità della scelta stessa. Non è necessario alcun adempimento ulteriore.

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