3 famosi marchi di auto giapponese sono stati recentemente classificati tra i meno affidabili del 2025. Vediamo quali sono e perché
Le auto giapponesi godono, tradizionalmente, della reputazione di essere tra le più affidabili sul mercato. Hanno prezzi spesso più bassi delle auto europee e americane, sono estremamente efficienti e richiedono pochissima manutenzione.
Questo era vero fino a pochi anni fa. Il mercato dell’auto è in crisi a livello globale e sta colpendo anche il Paese del Sol Levante, in particolar modo tre grandi aziende come Nissan, Infiniti e Mitsubishi. 3 marchi che sono stati appena inseriti dagli esperti nella classifica dei meno affidabili del 2025.
Scopriamo perché e quali sono le loro problematiche.
La crisi di Nissan
Negli ultimi 12 mesi Nissan è balzata molto spesso agli onori delle cronache. E quasi sempre per motivi non del tutto lusinghieri. A maggio è arrivato l’annuncio che l’azienda nipponica sta licenziando circa 20mila dipendenti, ovvero il 15% di tutta la forza lavoro.
Una enorme numero di licenziamenti dovuta al passivo di oltre 4,5 miliardi di dollari registrato nel 2024.
È facile intuire come questi sconvolgimenti abbiano causato non pochi problemi a chi ha acquistato un’auto Nissan. In particolar modo sono stati registrate molte anomalie alla trasmissione CVT e i clienti hanno spesso segnalato strappi, slittamenti o sostituzioni complete molto prima del dovuto.
Problematiche che hanno fatto scivolare Nissan all’ultimo posto delle classifica di affidabilità stilata da Consumer Reports.
Infiniti ha gli stessi problemi di Nissan
Infiniti è il brand delle auto di fascia alta di casa Nissan. E dal momento che le auto Infiniti vengono prodotte negli stessi stabilimenti, con gli stessi componenti e seguendo gli stessi procedimenti, hanno, purtroppo, gli stessi problemi.
I veicoli Infiniti, secondo alcuni esperti di settore, avrebbero molti più problemi delle auto concorrenti di pari classe a livello elettrico.
La crisi di Mitsubishi
Anche un marchio storico, da sempre ritenuto garanzia di qualità e affidabilità, come Mitsubishi ha dovuto fare i conti con serie difficoltà in questi ultimi anni.
La casa giapponese continua a non rispettare gli obiettivi economici che si prefissa e ad abbassare di mese in mese le proiezioni di crescita. Basti pensare che solo a maggio il bilancio è stato del 26% più basso del previsto.
E il problema non è soltanto lo stop totale alle esportazioni di auto negli USA a causa dei dazi imposti dal Presidente Trump.
Mitsubishi sembra non essere riuscita a modernizzare i propri mezzi e al momento sta scontando pesantemente la decisione di puntare su componenti a basso costo e tecnologie ormai obsolete.
Componenti e tecnologie che hanno portato a dubitare gli esperti sull’affidabilità a lungo termine dei mezzi, sulle prestazioni di guida e, soprattutto sulla qualità costruttiva.
Per capire l’entità del problema basti pensare che il marchio Mitsubishi è diventato così irrilevante negli USA che Consumer Reports non l’ha neanche inserito nella classifica annuale relativa all’affidabilità. L’azienda è invece presente nel rapporto targato JD Power: all’ultimo posto tra le case giapponesi.
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