Per 12 anni ha cercato il suo hard disk con €732 milioni in Bitcoin, ora inizia un nuovo capitolo della sua vita

Ilena D’Errico

9 Giugno 2025 - 23:41

Comincia un nuovo capitolo per James Howells, dopo aver cercato per 12 anni un hard disk contenente 732 milioni di euro in bitcoin.

Per 12 anni ha cercato il suo hard disk con €732 milioni in Bitcoin, ora inizia un nuovo capitolo della sua vita

Secondo la scienza la sfortuna non esiste, ma a volte fa comodo credere in qualche forza immateriale da incolpare per le proprie disgrazie. Sicuramente avrebbe fatto comodo a James Howells, il tecnico informatico gallese che ha perso 732 milioni di euro in Bitcoin quando il suo hard disk è finito accidentalmente in una discarica pubblica. Howells, però, ha preferito la strada della perseveranza a quella dell’autocommiserazione e ha continuato a cercare l’hard disk per 12 anni, senza successo.

Ora inizia un nuovo capitolo della sua vita, pronto a trarre da questa storia paradossale il meglio che può. Le sue vicende daranno vita a una docuserie, aumentando l’attenzione mediatica sulle controversie legali. Sì, perché nel frattempo Howells non ha alcuna intenzione di arrendersi, pronto a tutto per recuperare il suo tesoro digitale anche se tutto punta contro la sua missione. Ci sono dei problemi logistici e legali per i quali ciò risulta impossibile, ma non è certo possibile biasimare Howells per questo. Come ci si rassegna alla perdita di 732 milioni di euro?

Cerca l’hard disk con 732 milioni di euro per 12 anni

Ripercorriamo le fila di questa paradossale e curiosa vicenda, almeno per chi può guardarla con la leggerezza di uno spettatore. Si torna indietro al 2009, l’anno di nascita dei bitcoin. James Howells, infatti, ha iniziato a estrarre bitcoin quasi subito, con grande lungimiranza sotto un certo punto di vista. Certo, se la stessa cura fosse stata dedicata anche alla protezione della propria fortuna oggi potremmo raccontare una storia molto diversa. Nel 2013 James Howells aveva raccolto nel proprio hard disk ben 8.000 bitcoin, che oggi avrebbero un valore di ben 732 milioni di euro.

Tuttavia, sappiamo già che Howells non ha potuto apprezzare affatto il suo tesoro digitale, perdendolo per uno sfortunato incidente. Durante semplici e banali operazioni di pulizia e riordino dell’ufficio l’hard disk è stato scambiato con un altro, molto meno prezioso e infatti destinato alla spazzatura. Proprio come accade nelle commedie, l’hard disk con il tesoro è stato gettato al posto dell’altro, lasciando Howells con un apparecchio elettronico malfunzionante e molto meno prezioso. A differenza dei film, però, non c’è stato nessun comico inseguimento e nessuna ricerca tra i rifiuti, perché il dispositivo è finito nell’enorme discarica di Docksway (a Newport, nel Galles meridionale).

Il consiglio comunale di Newport ha dichiarato all’epoca che il dispositivo fosse impossibile da recuperare, “sepolto sotto 25.000 metri cubi di rifiuti e terra dal peso di circa 110.000/200.000 tonnellate”. In realtà all’epoca dei fatti Howells non si era nemmeno disperato eccessivamente per l’accaduto, ma con l’aumentare di valore del suo tesoro perduto cominciò a pretendere le ricerche in maniera sempre più incalzante. Il consiglio comunale ha continuato a rifiutargli l’autorizzazione alle ricerche, considerate del tutto inutili per l’impossibilità di recuperare l’apparecchio ma anche potenzialmente dannose in termini ambientali.

Ora inizia un nuovo capitolo della sua vita

Il consiglio di Newport si è ovviamente impegnato alla restituzione del dispositivo in caso di ritrovamento, ma comprensibilmente ciò non è servito a placare l’impazienza del proprietario, anche perché il ritrovamento casuale dell’apparecchio integro è ancora più improbabile. In ogni caso, Howells non si è fermato e ha continuato a richiedere la possibilità di setacciare la gigantesca discarica per recuperare l’hard disk. Negli anni la sua causa ha ricevuto parecchio sostegno e anche ingenti finanziamenti da parte di donatori privati. L’uomo ha anche fondato un fondo hedge, promettendo sostanziose percentuali dei bitcoin ai sostenitori dei suoi progetti di ricerca.

La procedura risulta però estremamente lunga, complessa e costosa, anche perché per aumentare le probabilità di successo si pensa all’utilizzo dell’intelligenza artificiale con sistemi robotici all’avanguardia. Arriviamo così all’inizio del 2025, quando le autorità hanno definitivamente vietato le ricerche e la città di Newport ha annunciato la decisione di chiudere la discarica per la costruzione di una centrale fotovoltaica. Ora, Howells vuole acquistare il sito per sottrarlo alla distruzione e recuperare il suo hard disk milionario, ma non sappiamo se riuscirà a strappare la discarica pubblica all’amministrazione.

Grazie alla conclusione del procedimento legale sulle ricerche, tuttavia, può cedere i diritti della propria storia per la realizzazione di una serie tv dedicata. Tra più di 200 proposte ricevute, pare abbia scelto la società di produzione Lebul, con sede a Los Angeles, che entro la fine dell’anno dovrebbe lanciare: “The Buried Bitcoin: The Real-Life Treasure Hunt of James Howells”.

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