Quali sono i Paesi con il PIL pro capite più basso nel mondo? Ecco la triste classifica che raccoglie le 10 economie più povere del pianeta.
La disuguaglianza di ricchezza si fa sempre più profonda. Ma quali sono i Paesi più poveri del mondo?
Nonostante sul nostro pianeta ci siano ormai tutta la ricchezza e le risorse necessarie per garantire che ogni essere umano possa godere di un buon standard di vita di base, la popolazione di diversi Paesi continua a vivere in uno stato di forte povertà.
Misurare il grado di povertà di un’economia è “semplice”: il PIL pro capite (sai già cos’è il PIL, vero?) è considerato dalla comunità economica internazionale la metrica standard ma, parametrando le differenze del costo della vita e dell’inflazione, l’indice del potere d’acquisto riesce a fotografare meglio la situazione.
I fattori che causano la povertà sono numerosi ed è tutto collegato a dei cosiddetti cicli di povertà. Un paese indebitato non può sostenere un buon sistema scolastico, e una forza lavoro non istruita avrà certamente più difficoltà nel risolvere i problemi e creare le condizioni utili ad attirare, ad esempio, gli investimenti stranieri necessari.
Il coronavirus non sta facendo altro che peggiorare la situazione. La disuguaglianza a livello di ricchezza, ha scritto il FMI nel suo World Economic Outlook pubblicato a giugno 2020, potrebbe peggiorare in modo significativo:
"La frazione della popolazione mondiale che vive in estrema povertà, cioè con meno di 1,90 dollari al giorno, era scesa al di sotto del 10 per cento negli ultimi anni (dall’oltre il 35 per cento segnalato nel 1990). Questo progresso è messo in pericolo dalla crisi del COVID-19, con oltre il 90 per cento dei mercati emergenti e delle economie in via di sviluppo che dovrebbero registrare una crescita negativa del reddito pro capite nel 2020”.
I 10 Paesi più poveri del mondo
Tutti i 10 Paesi più poveri del mondo si trovano in Africa, dove il potere d’acquisto pro capite è in media di 1.181 dollari. Al contrario, nei 10 Paesi più ricchi del mondo questa cifra supera i 90.000 dollari.
Due di loro si trovano nella regione del Sahel, dove la siccità persistente causa carenza di cibo e problemi sanitari e sociali. Quattro di loro sono senza sbocco sul mare, un notevole svantaggio economico. Il calo dei prezzi delle materie prime negli ultimi anni ha tappato le ali ai progressi in cui molti speravano. Tutti i Paesi presenti in classifica soffrono di instabilità politica, elezioni truccate e conflitti etnici o religiosi.
Nota metodologica: i valori sono espressi in dollari sulla base del tasso di cambio medio dell’ultimo anno e parametrati all’indice del potere d’acquisto. Fonte dei dati: Fondo Monetario Internazionale, World Economic Outlook Database (ottobre 2019). La classifica è stata originariamente stilata da Global Finance.
10. Sierra Leone
PIL pro capite: 1.690 dollari
9. Sud Sudan
PIL pro capite: 1.602 dollari
8. Liberia
PIL pro capite: 1.413 dollari
7. Mozambico
PIL pro capite: 1.303 dollari
6. Malawi
PIL pro capite: 1.240 dollari
5. Niger
PIL pro capite: 1.105 dollari
4. Eritrea
PIL pro capite: 1.059 dollari
3. Repubblica Centrafricana
PIL pro capite: 822 dollari
2. Repubblica Democratica del Congo
PIL pro capite: 791 dollari
1. Burundi
PIL pro capite: 727 dollari
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