Virus Dengue, nuovo caso in Italia: cos’è, contagio e rischi

Ilena D’Errico

03/04/2023

25/03/2024 - 08:29

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Il caso di virus dengue in Italia, ecco cosa è successo, cos’è questo virus e come si trasmette.

Virus Dengue, nuovo caso in Italia: cos’è, contagio e rischi

Dubbi sul nuovo caso riscontrato in Italia del virus dengue, in particolare riscontrato ad Arezzo dove la donna risultata positiva è stata ricoverata. Come comunicato dall’Asl, la donna proveniente dal Sud America e in Italia per motivi di turismo, è stata dimessa ieri dall’ospedale San Donato di Arezzo in buone condizioni di salute. Non trattandosi di un virus molto conosciuto nel nostro Paese è utile sapere di cosa si tratta, come avviene il contagio e quali sono i sintomi.

Virus dengue, il caso in Italia e i rischi

Una turista sudamericana di 38 anni è stata ricoverata al San Donato di Arezzo nel reparto malattie infettive, dopo la visita del pronto soccorso. Il primo sintomo accusato è stato la febbre, che la donna ha notato mentre si trovava a Roma, seguito poi da un’eruzione cutanea riscontrata per l’appunto ad Arezzo. Con il sospetto di infezione, dal pronto soccorso la donna è stata poi ricoverata nel reparto di malattie infettive, dove gli esami di laboratorio hanno confermato la diagnosi: l’infezione da dengue. Ieri, domenica 2 aprile, comunque la donna è stata dimessa in buone condizioni di salute, come comunicato dall’Asl.

Il comunicato dell’Asl precisa, inoltre, che nonostante la positività al virus sia stata riscontrata in Italia non si tratta di un caso autoctono, dato che il virus è stato importato dalla turista che l’ha contratto nel Sud America. La dengue non è un virus di cui si parla molto in Italia, dove in effetti non si sono registrati casi rilevanti. Nonostante questo virus sia già conosciuto da due secoli, infatti, la sua presenza è per lo più limitata alle zone tropicali e subtropicali di:

  • Africa;
  • Sudest asiatico;
  • Cina;
  • India;
  • Medioriente;
  • America latina e centrale;
  • Australia;
  • parte del Pacifico.

In queste aree la presenza della dengue è particolarmente importante durante la stagione delle piogge, mentre in Europa e più in generale nei paesi dell’emisfero settentrionale si manifesta come malattia di importazione, ponendo l’attenzione sugli spostamenti di merce e persone.

Cos’è il virus Dengue e come avviene il contagio

La dengue è una malattia virale che può essere originata da quattro virus differenti, ognuno dei quali si trasmette per tramite di una zanzara tigre. Non esiste, quindi il contagio diretto tra esseri umani, ma è necessario che una zanzara punga una persona infetta (entro 2-7 giorni dal contagio, periodo in cui il virus circola nel sangue) e poi punga un’altra persona.

Proprio per la modalità di diffusione e l’origine del virus, la dengue non ha rappresentato finora un rischio serio per gli italiani e anche questo nuovo caso, come sottolineato dall’Asl, non dovrebbe creare allarmismo proprio perché la provenienza è estera. Al più, come evidenziato dall’Istituto superiore di sanità è necessario considerare il pericolo dengue a livello di salute globale, con riguardo alla possibile importazione.

Virus dengue, i sintomi e le precauzioni per evitarne la diffusione

Dalla puntura della zanzara infetta trascorrono circa 5-6 giorni prima dell’insorgenza della febbre, che può arrivare a temperature anche piuttosto elevate. Alla febbre si accompagnano spesso delle irritazioni ed eruzioni cutanee, proprio come è successo alla donna sudamericana ricoverata ad Arezzo, che compaiono mediamente dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. Oltre a ciò, la dengue provoca anche altre manifestazioni:

  • Mal di testa;
  • dolori intorno e dietro gli occhi;
  • dolori muscolari;
  • dolori alle articolazioni;
  • nausea;
  • vomito.

L’osservazione dei sintomi caratteristici – che peraltro raramente compaiono nei bambini - è molto spesso sufficiente alla formulazione della diagnosi negli adulti, mentre in alcuni casi per accertare la dengue bisogna ricorrere agli esami di laboratorio. Riguardo al trattamento, invece, non ci sono metodi particolari perché di norma l’infezione sparisce completamente nell’arco di due settimane. Le cure si limitano per lo più al riposo, all’utilizzo di farmaci per abbassare la temperatura corporea e alla somministrazione di liquidi per evitare la disidratazione. È principalmente la febbre che deve essere tenuta sotto controllo, soprattutto se in forma emorragica (sono le emorragie, infatti, a causare i rari decessi per dengue).

È comunque molto importante la prevenzione, che consiste principalmente nell’utilizzo di repellenti e protezioni per evitare le punture di zanzara, oltre alla disinfestazione dei luoghi colpiti (come avverrà anche ad Arezzo). Non esistono ancora dei vaccini, che però sono in fase di studio. In ogni caso, aver contratto uno dei virus non garantisce l’immunità verso gli altri tre.

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